Caso ufficio stampa il Pd sconfessa il sindaco Schiavo

CADONEGHEL’affaire ufficio stampa sta mettendo in imbarazzo il sindaco di Cadoneghe, Michele Schiavo, sconfessato dal suo stesso partito, il Partito democratico.Rispondendo alle contestazioni...

CADONEGHE

L’affaire ufficio stampa sta mettendo in imbarazzo il sindaco di Cadoneghe, Michele Schiavo, sconfessato dal suo stesso partito, il Partito democratico.

Rispondendo alle contestazioni mossegli dalla Civica che lo appoggiava, la quale ritiene inutile e oneroso un ufficio stampa di oltre 40 mila euro per un anno e mezzo, il primo cittadino aveva replicato come fossero stati i consiglieri a chiedere una maggiore comunicazione delle attività amministrative: pertanto aveva scelto di emanare un bando per affidare il servizio a una cooperativa.

«Non mi risulta come consigliere e come membro di maggioranza che si sia mai discussa l’opportunità di bandire un’indagine di mercato per l’affidamento del servizio di ufficio stampa» dichiara il consigliere Pd, Enrico Scacco. «Di questo è testimone anche la capogruppo Pd, Lucia Vettore. Sarebbe stato più utile discuterne insieme. È giusto precisare che a fronte di oltre 40 mila euro per la cooperativa incaricata, ci sono Comuni anche più popolosi e articolati del nostro che non hanno alcun ufficio stampa e dove la comunicazione istituzionale è curata direttamente dagli assessori. Credo che i nostri amministratori siano perfettamente in grado di scriversi da soli gli articoli e i post su Facebook».

Alberto Savio, fino al 14 settembre segretario del Pd, aggiunge: «Diversamente da quanto affermato dal sindaco non mi risulta che consiglieri del Pd abbiano in qualche modo spinto per avere un ufficio stampa. Personalmente mi dissocio totalmente da questa scelta, che considero del tutto inopportuna». —

CRI. S.

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