C'è anche una professoressa nei "bunga bunga" sui Colli
Di giorno insegnante, di notte escort: avrebbe partecipato ai festini hard organizzati dall'ex assessore Alessandro Costa

ESCORT. Una delle ragazze che utilizzava il sito dell’ex assessore
PADOVA. Professoressa di giorno, prostituta di notte. Nel caso «bunga bunga alla veneta» spunta adesso anche un'insegnante bolognese. Trent'anni, separata, un lavoro rispettabile alla luce del sole ed un'attività segreta e molto più redditizia nel tempo libero. Perché nel suo giro di clienti ci sarebbero uomini facoltosi e noti che, per lei, raggiungevano il capoluogo dell'Emilia Romagna anche da Milano e da varie città del Veneto, fra cui Padova. Non solo. L'insegnante avrebbe una vera e propria specializzazione in «bunga bunga» e avrebbe perciò partecipato, dietro lauto compenso, a parecchi festini a luci rosse organizzati sui Colli Berici che, secondo gli investigatori, sarebbero stati organizzati proprio dall'ex esponente del Carroccio (da alcuni giorni agli arresti domiciliari) Alessandro Costa, vigile urbano (sospeso) ed ex assessore del Comune di Barbarano.
Giorno dopo giorno, l'indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Padova del maggiore Dionisio De Masi e dal Norm diretto dal tenente Luca Bordin sta portando più lontano e si sta arricchendo di nuovi tasselli. Un puzzle che sembra coinvolgere sempre più persone. Al centro c'è sempre l'ex assessore alla sicurezza, accusato di essere il gestore del sito internet www.bestannunci.in in cui centinaia di escort si proponevano ai clienti. Per ogni annuncio ogni ragazza avrebbe pagato, mensilmente, 150 euro. Quella del sito, tuttavia, non sarebbe stata l'unica attività.
Alessandro Costa, 38 anni, avrebbe anche organizzato festini hard. Lui, difeso dagli avvocati Paolo Mele senior e Nicola Guerra, rigetta ogni accusa, sostenendo che gestire un portale di annunci non costituirebbe reato, che non avrebbe mai messo in contatto prostitute e clienti. Ha inoltre spiegato di aver preso parte agli incontri in villa solo in qualità di cameraman. Video e fotografie, insomma, sarebbero stati semplici hobby. Una versione, tuttavia, che sembra contrastare anche con quanto raccontato dall'insegnante che lo avrebbe indicato come promotore degli eventi a luci rosse e ai quali lei avrebbe preso parte ricevendo cospicue somme di denaro in cambio.
Sempre in Emilia Romagna un'altra giovane donna avrebbe giocato un ruolo di spicco nel giro di affari. In questo caso si tratterebbe di un'escort rumena, di 23 anni, titolare di una carta Postapay sulla quale sarebbero confluiti i pagamenti di molte ragazze che si facevano pubblicità grazie al sito www.bestannunci.in. Benché intestata a lei la tessera sarebbe stata trovata nell'abitazione dell'ex assessore. Si tratta di uno dei tanti oggetti sequestrati, molti dei quali, soprattutto gli strumenti informatici, sono ancora al vaglio dei carabinieri e potranno fornire ulteriori dettagli. Costa aveva utilizzato dei pagamenti tramite Postepay solo fino ad agosto, quando fu denunciato a piede libero. La sua attività, tuttavia, secondo i militari non si sarebbe mai arrestata. Per questo motivo a gennaio è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione.
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