C’è il modello precompilato? Meglio verificare i dati

Mancano 3 giorni alla scadenza della prima rata della Tasi e solo poco più di 30 mila proprietari hanno ricevuto l’informativa del Comune con modello F24 precompilato. L’invio, ancora in fase...

Mancano 3 giorni alla scadenza della prima rata della Tasi e solo poco più di 30 mila proprietari hanno ricevuto l’informativa del Comune con modello F24 precompilato. L’invio, ancora in fase sperimentale, mette al sicuro da calcoli ed errori poco meno del 50% dei proprietari, anche se una verifica degli importi e delle rendite catastali risulta consigliata. Agli altri 35 mila contribuenti padovani il compito di produrre autonomamente il calcolo del tributo sui servizi indivisibili previsto dal governo Letta. Ecco allora un vademecum su come, quando e chi deve pagare. Il “quanto” sarà materia di calcolo del singolo lettore che potrà avvalersi del supporto dei Caaf di fiducia, dello sportello Imu/Tasi (settore Tributi in Prato della Valle), del proprio commercialista o di servizi on-line (pagina sul sito Padovanet alla voce “calcolo Tasi online”). La Tasi grava su tutti gli immobili. Ecco tutte le aliquote: i più fortunati, i proprietari di un’abitazione di lusso la cui aliquota per abitazione principale (categoria A/1, A/8 ed A/9 e relative pertinenze) sarà del 2,6 per mille, lo 0.1 in meno della gran parte dei padovani. A quota 2.7 l’aliquota per abitazione principale delle categoria A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 ed A/7 e relative pertinenze. Stesso moltiplicatore per anziani e disabili la cui casa di proprietà risulti non locata e per la casa coniugale assegnata al coniuge. Pagheranno il 2.7 per mille gli appartenenti alle forze dell’ordine, le unità immobiliari appartenenti alle coop e gli alloggi sociali. 1 per mille per i fabbricati rurali a uso agricolo; seconde case, negozi, capannoni, immobili locati, abitazioni in uso gratuito a genitori e figli, aree edificabili non pagheranno alcunché: il Comune ha individuato nella sola Imu le risorse sufficienti alle necessità di bilancio. La norma che poneva a carico dell’inquilino il pagamento di una percentuale tra il 10% ed il 30% della Tasi è inapplicata per scelta della giunta.

«Abbiamo scelto di evitare l’aliquota massima prevista dal governo per dare un primo segnale di riduzione della pressione fiscale già dal primo bilancio» spiega l’assessore comunale al Bilancio, Stefano Grigoletto, «In realtà l’aliquota destinata a fare cassa per il Comune sarà quella del 2.5 per mille che ci farà raggiungere quota 28 milioni di euro. Il restante 0.2 per mille finanzierà le detrazioni previste». Sono 11.400 gli alloggi (e relative pertinenze) al di sotto dei 600,49 euro di rendita catastale esentati dal tributo mentre è prevista una detrazione di 50 euro per ogni figlio residente inferiore ai 26 anni. Chi dimenticasse la scadenza del 16 ottobre potrà mettersi in regola ricorrendo al ravvedimento operoso pagando cioè l’imposta dovuta, più le sanzioni ridotte e i relativi interessi legali (1% su base annua).

Riccardo Sandre

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