«C’è ripresa ma è ancora casuale»

Silvia Dell’Uomo (Fimaa Ascom): in alcuni quartieri una via è appetibile, l’altra no

PADOVA. «Nel 2017 c’è stata una ripresa casuale e non strutturale ma è andata meglio del 2016. Si sono registrate più compravendite ma i prezzi restano stabili o in lieve diminuzione. Tutti dati che ci fanno ben sperare ma non è assolutamente una ripresa che ci faccia dire che è ripartito il mercato». Silvia Dell’Uomo è vice presidente della Fimaa Ascom la Federazione degli agenti di mediazione ed è titolare pure di un’agenzia, quindi il suo osservatorio è doppio.

«Nell’anno appena concluso molte persone che erano intenzionate da tempo a comperare casa l’hanno fatto visto che i prezzi sono ormai calati sensibilmente. Il crollo è stato in certi casi anche del 30/40 per cento negli ultimi anni» aggiunge Dell’Uomo. Passando poi in rassegna alcuni quartieri della città emerge che ormai non si può generalizzare, visto che alcune vie sono molto appetibili e altre decisamente meno. Un tempo un quartiere aveva il medesimo valore in ogni suo angolo, ora non più. Alla Sacra Famiglia ad esempio è molto appetibile la parte iniziale e meno quella più avanzata.

«L’Arcella vive di un mercato interno, molti giovani comperano qui, magari poco distante dalla casa dove sono nati, si posso fare buon affari con appartamenti grandi a prezzi contenuti. A Chiesanuova i prezzi tengono abbastanza bene, all’Arcella, Brusegana e Guizza troviamo i prezzi più bassi e sicuramente più invitanti per chi si ritrova a fare i conti con un budget ristretto. Per fare un esempio a Brusegana si possono acquistare appartamenti con tre camere da letto, con le metrature di una volta, anche a 70 mila euro. Sistemandoli si ottiene una bella casa ad un prezzo che resta ancora molto appetibile. Registriamo parecchi movimenti di compravendite in tutta la città ad eccezione delle zone di estremo degrado». Discorso diverso per chi – soprattutto coppie giovani – cercano una casa nuova, magari con un po’di giardino e in una buona classe energetica. Si decide di uscire dalla città, Albignasego propone molte soluzioni nuove in classe A, soprattutto in soluzione bi o trifamigliare. In questi ultimi periodi è subentrata a Noventa. Dal 2007 ad oggi le abitazioni in media hanno perso valore dal 30 al 40 per cento. Ora si sta pian piano recuperando, ma con molta fatica. Nel 2007 a livello nazionale si realizzavano all’incirca 950 mila compravendite nel 2014 si è scesi addirittura a 420 mila, un numero in linea pure con il 2015. Negli ultimi anni il valore si è alzato ma sempre in modo modesto, incidendo di molto poco. Arrivare ai tempi pre-crisi sembra una chimera, secondo gli analisti potrebbero servire addirittura una decina d’anni, per altri non si arriverà più ai quei volumi.

Carlo Bellotto

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