C'è sciopero dei trasporti, bus e tram fermi: giornata nera per i pendolari

Sciopero per il rinnovo del contratto, garantito solo il servizio minimo essenziale. Fusione Aps-BusItalia: trattativa a oltranza tra sindacati e vertici delle aziende. Segnala le difficoltà
BARON - BUS SOSTITUTIVO BARON - BUS SOSTITUTIVO - BUS. Per un'ora i bus Aps hanno sostituito le corse del tram
BARON - BUS SOSTITUTIVO BARON - BUS SOSTITUTIVO - BUS. Per un'ora i bus Aps hanno sostituito le corse del tram

PADOVA. Mercoledì nero per chi sposta in tram, bus o in corriera. Nell’ambito del dodicesimo sciopero nazionale indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil per il rinnovo del contratto, per tutta la giornata si fermano gli autoferrotranvieri di Aps, BusItalia e Sistemi Territoriali.

In città lo sciopero haun impatto maggiore perché hanno deciso di non mettersi al volante anche gli autisti associati ad Adl Cobas (80 iscritti). «Aderiamo in via straordinaria allo sciopero indetto dai confederali perché questo è un momento delicato per il trasporto pubblico anche alla luce del progetto di fusione tra Aps e BusItalia» dice Stefano Pieretti (Cobas).

Le modalità dello sciopero. Diverse, però, le modalità di applicazione della legge 146 sui servizi minimi essenziali, che garantisce un determinato numero di corse per i pendolari.

Aps Holding: servizio regolare dalle 5 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30. Quindi bus con il contagocce dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15. 30 in poi. BusItalia: corriere in giro solo dall’alba sino alle 8.20 e dalle 12 alle 14.30. Linea ferroviaria Mestre-Piove di Sacco- Pontelongo: servizio regolare solo dalle 5 alle 7.20 e dalle 13 alle 16.40.

Le trattative. Proprio oggi sono previste, nella saletta sindacale di via Rismondo, le due ultime assemblee dopo l’incontro che le Rsu hanno avuto ieri con gli amministratori delle due aziende. Incontro durato fino a tarda sera alla presenza anche dell’assessore Marta Dalla Vecchia.

«Non ci alzeremo dal tavolo se non ci sarà un accordo sindacale scritto con Aps, BusItalia, Comune e Fs (titolare del cento per cento delle azioni dell’ex Sita Nord, ndr) in cui ci siano le garanzie definitive delle controparti su occupazione, livelli retributivi, turni e sulla qualità del servizio pubblico sia in città che nei Comuni della cintura» ha detto Romeo Barutta, segretario di Filt-Cgil.

Il dibattito sulla fusione. Sempre oggi, alle 17.30, è prevista anche la riunione finale delle tre commissioni congiunte (bilancio, trasporti e urbanistica) a palazzo Moroni, voluta in particolare da Antonio Foresta, capogruppo del Pdl. Tutto questo in vista di lunedì prossimo, 24 marzo, quando la delibera della fusione sarà portata in consiglio comunale. «L’approvazione non è per niente scontata» sottolinea Foresta. «Anche se in questi ultimi giorni sembra che Ivo Rossi abbia fatto cambiare idea anche a Beatrice Dalla Barba e a Michele Toniato, il consiglio resta spaccato in due. La delibera in questione potrebbe essere approvata o respinta anche con un solo voto di differenza».

 

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