Cementeria di Monselice commissione per dismetterla

MONSELICE
«Chiederò al Parco Colli di istituire una commissione che affronti la questione dell’articolo 19 del Piano Ambientale (dismissione dell’impianto, ndr)». Lo annuncia il sindaco Francesco Lunghi, che mercoledì ha firmato la revoca delle tre ordinanze emanate nei confronti della Cementeria di Monselice dopo l’esplosione del “caso diossina”. I provvedimenti erano volti a bloccare a scopo cautelativo l’uso del prodotto a base di marna nel processo produttivo dell’impianto, come richiesto dagli ambientalisti.
esclusi pericoli
Gli approfondimenti svolti da Arpav tra giugno e luglio in zona monte Ricco, però, hanno escluso situazioni di particolare criticità, facendo venir meno anche l’ipotesi del trasferimento dell’attività della scuola elementare Giorgio Cini e della materna Tortorini, avanzata con insistenza la scorsa primavera. Le aree T2 e T4, le uniche dove nello strato superficiale sono state rilevate presenze anomale di sostanze inquinanti, saranno interessate da bonifica. L’intervento, a differenza di quanto comunicato in precedenza, inizierà lunedì, ma dovrebbe comunque essere portato a termine, almeno nella sua parte più rilevante, entro l’inizio dell’anno scolastico, cioè il 12 settembre.
Rispetto delle prescrizioni
Ora che l’emergenza è cessata, Lunghi ribadisce l’intenzione di andare avanti sul tema cementeria: «Continueremo a sollecitare la Provincia e l’Arpav affinché vigilino sul rispetto delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) esistente. Inoltre a breve chiederemo al Parco Colli l’attivazione di una commissione formata dalla Regione, dal Parco stesso, dai Comuni di Monselice, Este, Baone, Arquà Petrarca e Battaglia Terme e dallo stabilimento di via Solana. Questo organismo dovrà iniziare a discutere con l’obiettivo di programmare la dismissione dell’impianto entro una certa data». Secondo il primo cittadino è fondamentale che l’accordo includa anche la bonifica e la riconversione del sito, per non lasciare in eredità alle future generazioni una grande struttura abbandonata ai piedi del monte Ricco.
nuova indagine
In cantiere c’è poi la nuova indagine sui terreni e l’aria di Monselice da realizzare con Ispra, già annunciata da tempo: «Lo studio si focalizzerà in particolare sulle attività industriali di maggiore impatto, tra cui la cementeria. Sarà un monitoraggio importante, insolito per una realtà delle dimensioni di Monselice, e per certi aspetti ricalcherà quello fatto per l’Ilva di Taranto. Viste le tensioni che negli ultimi anni hanno caratterizzato la città sul tema inquinamento, stiamo procedendo ad approfondimenti che siano il più accurati possibile, in modo da tranquillizzare la popolazione». Per avviare l’iniziativa serviranno alcuni mesi: «Bisognerà mettere a punto il protocollo e definire la spesa, che almeno all’inizio sarà a carico del Comune. Realisticamente penso che potremo partire verso gennaio», chiude Lunghi. —
Davide Permunian
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