Centinaia ai funerali del fornaio del centro Paolo Frizzarin

PADOVA. Diverse decine di persone hanno partecipato in duomo a Padova al funerale del fornaio di Piazza delle Erbe, Paolo Frizzarin, morto domenica mattina per una caduta dal trattore mentre arava la terra dietro la sua casa sui Colli. L’epigrafe è stata affissa all’ingresso della sua bottega solo ieri mattina. Per tutta la mattinata sotto i portici della piazza molti clienti lo ricordavano: «Era una persona squisita» dice il macellaio Francesco Collesei «Lavorava anche 14 ore al giorno. Partecipava anche alle manifestazioni che il consorzio “Il Salone” organizzava già ai tempi del presidente Paolo Giacomin.
D’altronde, in quest’ultimo periodo non aveva certo problemi economici, ma Paolo, nato in Belgio, era figlio di emigranti e, quindi, ben conosceva i sacrifici dei lavoratori». Di Paolo Frizzarin, ieri, si parlava anche al bar “Da Ines”. Un avventore, amico di famiglia, si è soffermato anche sulle cause che hanno fatto perdere l’equilibrio alla vittima nel momento in cui è finito sotto le ruote del trattore. «Sembra che Paolo sia stato punto all’improvviso da una vespa». osserva uno dei baristi «Ma ormai è tutto inutile, la realtà è che il nostro amico fornaio non c’è più». Ha lasciato soli la moglie Ivana Miatello e il figlio Marco, che studia a Milano. «Paolo era un galantuomo» aggiunge Cristiana Biolo, fruttivendola «abbiamo passato dei bei momenti con le nostre famiglie a Chioggia.
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