Centri estivi a Padova, PlayPet inventa il doposcuola lontano dagli schermi
L’associazione PlayPet Padova propone un centro ricreativo per under 11: le attività si tengono all’aperto tra cavalli, cani e natura

Niente iPad, cellulare o Playstation. Solo sette cani, due cavalli e la natura come compagni di viaggio. Questa è PlayPet Padova, una associazione no profit di Vigonza con sede nella Città dei ragazzi di via Lunganega, che si occupa di centri estivi e doposcuola per bambini dai 4 agli 11 anni e che prova a riportare – positivamente – indietro le lancette del tempo e offrire esperienze ed educazione ai bambini, togliendoli da davanti gli schermi e rimettendoli in mezzo al verde. Come succedeva una volta.
«Siamo nati nel 2023», racconta Filippo Pataro, il fondatore di questa realtà insieme alla fidanzata Anna Coppiello. «La nostra missione è quella di far coniugare l’infanzia, il tempo libero e l’educazione dei più piccoli con la natura e gli animali. Da settembre a giugno offriamo attività dopo scuola in cui aiutiamo i bambini di asilo e elementari con i compiti, li accompagniamo a fare sport e in generale li impegniamo con attività ludiche. In estate invece organizziamo campi scuola e centri estivi sempre per bambini di quella fascia d’età».

Un servizio molto prezioso quindi quello offerto da PlayPet, che oltre ad aiutare le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa fino a sera, offre anche un’educazione alla natura a bambini che altrimenti rischierebbero di farsi imprigionare da schermi e tecnologie.
«Ci occupiamo di loro a 360 gradi», spiega Anna Coppiello. «Li andiamo a prendere a scuola, li portiamo dai nonni, facciamo fare loro i compiti e poi ogni giorno ci inventiamo nuove attività tenendoli a contatto con i nostri animali e abituandoli alla socialità tra di loro. Tutto è nato perché i miei genitori hanno un maneggio e lì con Filippo durante l’università organizzavamo feste di compleanno: abbiamo visto che la cosa piaceva e quindi terminati gli studi abbiamo proposto al Comune di Vigonza un progetto che con la nuova giunta è stato accolto. Siamo partiti ricevendo in gestione questa area verde che purtroppo era abbandonata ma che abbiamo riqualificato da cima a fondo e che ora è diventata un’oasi molto bella di cui ora siamo molto orgogliosi».

A lavorare ora nella realtà di PlayPet sono una decina di ragazzi tutti under30 e i bambini sono un centinaio durante l’anno scolastico e circa duecento durante l’estate. «La forza del nostro servizio è la flessibilità di orari che lo rende molto prezioso per i genitori nella gestione dei figli: da noi si rivolgono famiglie da Vigonza, Ponte di Brenta, Cadoneghe, Noventa e Padova. Rispetto all’esperienza con una semplice baby sitter infatti da noi i bambini imparano la socialità stando insieme, e per chi ad esempio vive in appartamento è l’occasione per stare in mezzo al verde della campagna».
Un progetto che infine sta ricevendo il sostegno anche da parte delle realtà imprenditoriali locali: l’azienda produttrice di tende Tol di Marco Cadeddu ad esempio in questi mesi ha supportato PlayPet con gadget come maglie e zaini e regalando le porte da calcio. Una realtà quindi che brilla immergendosi a 360 gradi nel territorio. —
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