Centro benessere sotto sequestro nel cuore di Abano

L’Hong Xiang, gestito da cinesi, è il secondo in 20 giorni. Sigilli dei carabinieri “nascosti” sotto depliant pubblicitari
BELLUCO - FOTO PIRAN - ABANO TERME - SEQUESTRO CENTRO MASSAGGI CINESE
BELLUCO - FOTO PIRAN - ABANO TERME - SEQUESTRO CENTRO MASSAGGI CINESE

ABANO TERME. Ieri notte i carabinieri del Nas di Padova di concerto con i colleghi della Compagnia di Abano Terme, hanno posto sotto sequestro amministrativo il Centro benessere orientale "Hong Xiang" gestito da cittadini cinesi in via Caboto 16, in centro ad Abano Terme.

Sembra che il motivo principale per cui sono scattati i sigilli, come spesso accade in queste strutture condotte da orientali, sia la mancanza di una figura professionale nel ruolo di direttore, come prevede la legge. Oltre alla chiusura del centro che occupa tre vetrine ad una cinquantina di metri dall'ingresso del Parco urbano termale, ai gestori verrà applicata un’importante sanzione pecuniaria.

La situazione può essere sanata una volta che i titolari saranno in grado di fornire al comune tutta la documentazione prevista per legge. Toccherà poi all'amministrazione comunale di Abano Terme rilasciare o meno il nulla osta per la ripresa del lavoro.

«Trovare stamattina le porte chiuse è stata una sorpresa», afferma una signora che abita poco lontano dal centro massaggi. «Fino a giovedì sera funzionava e poi sento dire che le ragazze sono molto professionali. Non so perché sia stato posto sotto sequestro».

La donna, e chi passa da quelle parti, difficilmente si accorge del sequestro in quanto il provvedimento giudiziario affisso sulle chiusure delle porte è stato nascosto con dei depliant promozionali della struttura. Il Centro benessere orientale di via Caboto è il secondo centro massaggi gestito da cinesi messo sotto sequestro dal Nas nel centro di Abano Terme nel giro di meno di 20 giorni.

Nella prima decade di giugno, infatti, i carabinieri del Nas dopo aver raccolto numerose segnalazioni sull'attività hanno messo i sigilli sulla porta d'ingresso del centro "Felice" di via Calle Pace, dietro il Grand Hotel. Anche in quel caso sembra mancasse un'estetista professionale, figura prevista dalla normativa. Quello che salta all’occhio alla luce di questo nuovo provvedimento, è la florida attività di questi centri benessere aperti dagli orientali a meno di 500 metri di distanza uno dall'altro in una città dove il benessere fisico, oltre alle cure, è di prassi nei tanti hotel termali della zona. Anche nel caso di via Caboto, sembra che i carabinieri siano arrivati al sequestro dopo un'intensa attività d'indagine.

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