Centro Bentsik giorni contati A settembre si chiude

Chiuderà a settembre il Centro di formazione professionale Ettore Bentsik di via Manzoni. Dopo anni di offerta formativa per la riprofessionalizzazione e il reinserimento lavorativo degli adulti inoccupati e disoccupati l’istituzione, passata dalla Provincia alla nuova competenza regionale ha le ore contate. A comunicarlo è stata la Fp Cgil di Padova che segnala come l’istituto abbia già accolto per l’anno 2017-2018 ben 300 preiscrizioni in ambito informatico, linguistico e progettuale. «In un incontro con il responsabile della Formazione della Regione Veneto Santo Romano mi è stato chiarito che per una questione di costi il Centro avrebbe cessato la sua attività», spiega Enrico Ciligot, segretario della FP Cgil di Padova. «I dieci dipendenti della struttura - tre operatori amministrativi e sette docenti - saranno trasferiti al Centro per l’impiego della Provincia».

La notizia non è sfuggita agli utenti che già avevano protestato contro la chiusura di una struttura che avrebbe fornito loro preziosi strumenti da spendere su un mercato del lavoro che richiede competenze specifiche. «Per anni il servizio ha funzionato ottimamente», continua Ciligot, «ma il tema dei costi ancora una volta sottrae ai cittadini strumenti utilissimi. Oltretutto fa riflettere il fatto che si tagli un servizio interno nel contesto di un sistema di consulenze che vede nel rapporto con le aziende private della formazione un marchio di fabbrica della amministrazione regionale. È una scelta non certo priva di costi che rischia di aggravare la posizione già drammatica delle migliaia di lavoratori che perdono il proprio posto durante questi anni di crisi».

Ma il sindacato segnala pure il problema dei dipendenti del Centro. «Ancora una volta rischiamo di buttare alle ortiche un bagaglio di professionalità importante», ha concluso il segretario della Fp Cgil di Padova. «I sette docenti della Ettore Bentsik si troveranno presumibilmente a fare sportello ai Cpi senza più poter offrire a disoccupati e inoccupati un bagaglio di competenze sempre più utile nel contesto di un lavoro che cambia».

(r.s.)