Centro commerciale “diffuso” in via Meucci

CAMPOSAMPIERO. Spunta un primo cartello informativo sull'area di via Meucci destinata ad ospitare nuove attività commerciali: si chiama "Ponte bianco retail" l'intestazione dei nuovi spazi...

CAMPOSAMPIERO. Spunta un primo cartello informativo sull'area di via Meucci destinata ad ospitare nuove attività commerciali: si chiama "Ponte bianco retail" l'intestazione dei nuovi spazi commerciali che sorgeranno ad est del Lidl.

L'area, da 20.000 metri quadrati divisi in sei lotti, in precedenza aveva destinazione artigianale ed è stata modificata lo scorso anno in commerciale, dall'amministrazione comunale. «Ad oggi non abbiamo ricevuto richieste dai privati per l'avvio di attività specifiche. L'area è di sicuro interesse commerciale e si sta trasformando grazie anche al completamento della circonvallazione che è il nostro primo obiettivo» spiega la sindaca Katia Maccarrone. «L'intento dell'amministrazione comunale, nell'accordo con i proprietari delle lottizzazioni, è infatti quello di collegare la circonvallazione ovest con la 308 attraverso una nuova rotatoria, alla fine di via Meucci e con il rifacimento del manto stradale, già eseguito ad inizio anno. L'altro obiettivo è dare impulso al commercio».

«Credo che con Aldi e con l'insediamento delle nuove attività previste, l'area confermi la sua nuova vocazione commerciale. Non temo ripercussioni sui negozi del centro perché si tratta di attività e dimensioni diverse. Ci auguriamo invece che i passaggi nell'area all'ingresso della città portino beneficio anche al centro storico per il quale stiamo comunque ponendo in essere iniziative di rilancio e sostegno» commenta l'assessore al Commercio Rosella Guin.

Di parere del tutto opposto il consigliere di minoranza Domenico Zanon: «Anziché alla riqualificazione del centro storico, per il quale non è stato fatto nulla, assistiamo alla proliferazione di nuovi centri commerciali mentre, in centro, chiudono alcuni negozi storici, aprono per breve tempo nuovi locali o altri sono vuoti da anni. Se chiudono gli esercizi di vicinato - continua Zanon - vengono a mancare non solo i servizi al cittadino, ma anche un insostituibile presidio di sicurezza per la comunità. E così muore la città, altro che "Camposampiero, città che vive"».

Francesco Zuanon

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