C’era un cavallo a scuola e ora anche le galline «Insegniamo ai bambini ambiente e biodiversità»

Alla primaria Martiri della Vittoria alla Mandria un progetto innovativo Coinvolte anche due scuole medie, l’istituto Agrario e l’Alberghiero 

IL PROGETTO

Elvira Scigliano

Immaginiamo un pollaio con sette galline nel cortile di una scuola elementare. Immaginiamo che le uova siano deposte ad altezza di bambino e che ogni mattina gli studenti, dai 5 ai 10 anni, possano raccoglierle e portarle alle cuoche della mensa. Immaginiamo che siano la base delle loro frittate, che gli scarti del pranzo (carboidrati e verdura) siano il pranzo delle galline e che a tutto questo – pulizia compresa – pensino gli alunni. Abbiamo ottenuto un circuito virtuoso di riciclo, biodiversità e sodalizio (che vale più del rispetto) con l’ambiente. Siamo alla scuola elementare Martiri Della Vittoria, alla Mandria. Siamo in un progetto pilota, sicuramente a livello regionale, probabilmente nazionale, di scuola pensata in modo decisamente alternativo.

prima un cavallo

Tutto nasce da una maestra, Antonella De Rosso, che due anni fa adotta con la scuola un cavallino, Arco, destinato al macello. Arco è un cavallo di una razza locale, Caitpr, scelto durante i conflitti per trainare mezzi pesanti. Adesso i cavalli, tutti del territorio, sono tre. E anche le galline sono autoctone: una per razza del territorio, come la gallina padovana e quella di Polverara, la robusta e la robusta lionata. Il pollaio è stato donato dalla ditta Il Mondo Verde di Rosolina e le bipedi arrivano oggi con l’esperto Alberto Sartori, referente per il programma Bionet di Veneto Agricoltura. Tutto è gestito con la supervisione dell’Usl 6 Euganea e del Servizio Veterinario con gli specialisti Anselmo Ferronato e Stefano Cremasco.

poi le galline e le api

In questa scuola l’ambiente è una cosa seria. L’inquinamento si combatte con la conoscenza e le pratiche eco-sostenibili diventano buone abitudini. Si dà ai bambini la possibilità di capire il riciclo in tutte le sue fasi. Ma c’è di più. Grazie all’etimologo Mattia Gambalunga, a marzo partirà anche l’apicultura nel boschetto della scuola, con le api solitarie, che sono le migliori impollinatrici. Con gli avanzi del pranzo – non mangiati dalle galline – si creerà un angolo di compost per dar da mangiare agli insetti.

la scuola d’ambiente

Insomma nel cortile di via Armistizio si apre e si chiude più di un ciclo della vita. La Martiri della Vittoria, che conta 86 bambini, è una scuola del XII comprensivo di cui fanno parte anche la Don Bosco (alla Paltana) e la Prati (in zona Canottieri), ma il progetto è molto più condiviso: ne fanno parte anche i ragazzi della media Ruzzante e quelli della Vivaldi e danno un aiuto gli studenti del Duca d’Abruzzo e quelli dell’alberghiero Pietro d’Abano. «Il progetto si chiama “La mia aula grande quando il mondo del Caitpr” perché tutto è iniziato con Arco», racconta la maestra Di Rosso, «e durerà 5 anni. Vogliamo che l’ambiente sia una materia scolastica e facciamo leva sulla potenza della pet terapy che si fa con i cavalli, è vero, ma anche con le galline. Siamo pronti ad aprile le porte a tutte le altre scuole». —

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