Cestaro-Brendolan metà dei lavoratori saranno ricollocati
Circa 50 lavoratori su 100 riassorbiti in altre struttura della logistica e i restanti premiati da un accordo che aggiunge a due anni di disoccupazione una buona uscita pari a circa due anni di retribuzione. È questo il valore dell’accordo tra Adl Cobas e Gruppo Cestaro-Brendolan sulla chiusura del magazzino logistico di Montegalda della Maxi Dì, trasferito già alla fine di giugno alla sede di Belfiore a Verona. «Si era partiti con il licenziamento in tronco per tutti» spiega Gianni Boetto, della Adl Cobas, «ma dopo quasi sette mesi di lotte e di momenti di tensione, siamo riusciti a portare a casa un risultato per nulla negativo». Sebbene nessuno sia riuscito a evitare la perdita di una struttura che dava lavoro a circa 100 famiglie, il sindacato di base vede il bicchiere mezzo pieno. «Avevamo chiesto che i lavoratori potessero scegliere liberamente fra il trasferimento a Verona e una congrua buona uscita» spiega Boetto, «e così è stato. L’obiettivo non dichiarato della proprietà era quello di espellere i nostri iscritti, la maggioranza dei lavoratori del magazzino di Montegalda, ma questo non è stato possibile. Sebbene molti dei nostri abbiano scelto la via dell’indennizzo, rimane il fatto che anche a Belfiore, come a Due Ville, a San Piero in Gu e nei magazzini Pittarello, siamo il sindacato di riferimento». Ma Adl Cobas nei primi sei mesi dell’anno si è resa protagonista di altre dure vertenze come quella al magazzino del Prix di Grisignano, dove circa 70 lavoratori della logistica avevano rischiato di essere espulsi dal posto di lavoro e nelle strutture di Alì in zona industriale. «Il modello di accordo del Maxi Dì era stato applicato anche al Prix, dove circa la metà dei lavoratori è stata riassorbita e gli altri hanno ottenuto laute buoneuscite» conclude il sindacalista, «con Alì abbiamo ottenuto una vittoria quasi completa con l’assunzione diretta dei lavoratori. Rimangono però ancora aperte molte questioni e ci aspettiamo un settembre caldo in difesa dei lavoratori». (r.s.)
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