Cevapcici e salse, i sapori dei Balcani arrivano a Padova

In via Belzoni un avamposto di aromi dell’ex Jugoslavia: «Ci mancavano le nostre specialità, le cuciniamo noi», dicono i due titolari
BARON - NEGOZIO DI CEVAPCICI. NIKOLA MARJANOVIC (BIONDO), ALEKSANDER MILASINOVIC (MORO)
BARON - NEGOZIO DI CEVAPCICI. NIKOLA MARJANOVIC (BIONDO), ALEKSANDER MILASINOVIC (MORO)

PADOVA. Si chiama Koliba ed è la prima "cevapciceria" di Padova. Ad aprire questo avamposto della cucina balcanica, in via Belzoni 119, sono stati due 34enni serbi decisi a diffondere tra i portici della nostra città gli aromi e i sapori che uniscono non solo i popoli dell'ex Jugoslavia, ma anche i territori dall'Austria e dal Friuli fino a Romania, Bulgaria e Turchia. Così, dopo il boom del kebab degli ultimi 15 anni, i padovani possono scoprire anche i cevapcici (chiamati anche cevapi), le tradizionali salsiccette di manzo slave, e altre specialità tipiche dei Balcani.

Per arredare la loro Koliba (termine Serbo-Croato che significa capanna) Nikola Marjanovic e Aleksander Milasinovic hanno utilizzato legname della loro terra e dei colli veronesi, che insieme alle immagini di boschi, alle zucche decorative e alle trecce di aglio e peperoni rossi donano alla bottega un atmosfera rustica e suggestiva. D'altra parte, Nikola e Alekasander si sono conosciuti frequentando Scienze forestali all'università di Belgrado.

«Dieci anni fa sono venuto a Padova per continuare gli studi», racconta Nikola, nativo di Majdanpek, all'estremo est della Serbia, ai confini con la Romania. «Per mantenermi ho sempre lavorato in magazzini e ditte di spedizioni. Dopo tanti anni, rendendomi conto che in città non c'era un posto dove poter mangiare i cevapcici ho deciso di aprirne uno e ho chiamato il mio vecchio amico». Aleksander è arrivato a Padova da poco e fatica ancora un po' con l'italiano, aiutandosi però con un buon inglese. In estate sarà raggiunto dalla moglie e dai figli.

La sua è una storia comune a tanti ragazzi cresciuti nei tumultuosi anni '90 in ex Jugoslavia. Nato a Lussinpiccolo (Mali Losinj) nell'attuale Croazia, si è trasferito a Belgrado a 13 anni con la famiglia per sfuggire alla guerra civile. «Non ho risentimenti», dice, «amo nello stesso modo la Croazia e la Serbia e sono molto contento di portare a Padova un piatto che unisce tutti i popoli dei Balcani».

Aperta l'8 marzo, la Koliba ha già attirato una folta clientela grazie alle sue specialità preparate artigianalmente con carni di manzo e maiale. Sulle pareti sono spiegate le origini di queste salsiccette di carne, diffuse in tutto l'impero Austro-Ungarico dal 1860 grazie a un ristoratore di Belgrado ma risalenti alla dominazione turca. In menù, oltre al piatto forte, ci sono pljeskavica (hamburger speziato), salsiccia (di manzo e maiale), petto di pollo e lonza, da condire con verdure, la tipica salsa ayvar (peperoni, melanzane e peperoncino), l'urnebes (salsa di formaggio, ricotta e peperoni) o il kaymak (panna rappresa da spalmare).

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