Che fine ha fatto Nelu Pascu con il Coronavirus? "Attendo di tornare sul mio ponte"

Il pittore della Specola: "Quel ponte mi ha salvato la vita. Vi racconto perché"
PADOVA. Che fine ha fatto con il Coronavirus Nelu Pascu, il pittore della Specola?
"Sono nel mio studio in strada Battaglia. Ho dipinto muri, lavato tappeti, curato il giardino. Ho persino aggiustato il tetto del vicino di casa per passare il tempo. Mi sono inventato ogni giorno un lavoro nuovo". 
 
E il ponte della Specola? Conta di tornarci?
"Certo che ci torno, quel ponte mi ha salvato la vita. Siamo inseparabili ormai".
 
Cosa intende dire?
"Mi ero trasferito a Milano per amore ma poi mi sono separato. Quando sono tornato qua non avevo né moglie né lavoro. Mi sono messo lì per caso e la mia vita è ripartita". 
 
Ripartita in che senso?
"Nemmeno il contratto di esclusiva che avevo avuto con una galleria d'arte mi ha dato la fama che invece mi ha dato quel ponte. Grazie a lui ho ricominciato a vendere quadri, la gente del quartiere mi ha adottato e così la mia vita è ripartita". 
 
Da quanto tempo è a Padova?
"Dal 1995 e devo dire che qua sto benissimo. Una sera ho lasciato sul ponte quadri e cavalletto per andare al pub a vedere la partita. Quando sono tornato indietro, verso le 4 di notte, non c'era più niente. Mi avranno rubato tutto, ho pensato. Invece no, la gente del quartiere si era preoccupata e aveva sistemato tutte le mie cose nel magazzino di una pizzeria". 
 
Cosa le manca di più in questo momento?
"Le persone, il contatto con loro, le chiacchiere. Io non sto lì per soldi ma per amore". 
 
Però c'è stata anche qualche brutta parentesi. 
"Sì, il sindaco Bitonci ha provato a farmi cacciare dai vigili. E l'ha fatto proprio nel momento in cui mi avevano inserito nella guida turistica di Padova. Ma poi tutto si è risolto". 
 
Cosa pensa di fare ora?
"Innanzitutto attendo le nuove disposizioni. Poi mi sono preparato un carrello da attaccare alla bicicletta. Così potrò andare in giro per tutta la città a disegnare nuovi scorci. Ovviamente la base rimane sempre il ponte della Specola". 
 

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