Chi è Luca Tacchetto, il giovane scomparso in Africa da venti giorni

VIGONZA. Trent’anni, architetto laureato allo Iuav, gli piace girare il mondo. Ecco in due parole Luca Tacchetto. «Un ragazzo semplice ma non uno sprovveduto» lo descrive il padre Nunzio «ha viaggiato molto per lavoro. Ha visto il mondo, ha lavorato in Cina e in California e con Edith in Canada. Un ragazzo solare, fa amicizia con tutti». Per l’Africa ha una vera passione.
«Purtroppo l’Africa è un Paese pericoloso da questo punto di vista, perché puoi innamorartene» dice l’ex sindaco. Luca, da tecnico, è un preciso: «Prima di partire aveva studiano un itinerario che escludeva il Ghana perché pericoloso. E preparato una mappa con le varie tappe per salutare alcuni amici» specifica il papà «aveva comunicato il percorso come bisogna fare quando si va all’estero».
“Dove siamo nel mondo” è il servizio del ministero degli Affari esteri. Certo sarebbe stato più sicuro arrivare a destinazione in aereo: «Luca non si è accontentato; mi faccio il giro in auto perché così conosco da vicino l’Africa, ci ha detto. Non eravamo d’accordo, glielo avevamo sconsigliato, ora resta il rammarico di non averglielo impedito» mormora Tacchetto «Del resto Luca è un uomo energico e attivo, quando si mette in testa una cosa non c’è verso. Mi sembra di vedermi trent’anni fa.... Comunque non è un bambino, è un uomo con esperienza e spero che in qualche modo riesca a farci sapere qualcosa. L’angoscia è non sapere nemmeno dove si trova, non sapere nulla. Non abbiamo idea di cosa può essere successo. Se avesse fatto un incidente lo avremmo saputo, le strade sono poche. Se avesse fatto qualcosa di illegale lo avrebbero arrestato, se fosse successo qualcosa di più grave in qualche modo credo si saprebbe. Davvero non so cosa pensare. Di giorno cerco di non scoraggiarmi, mia moglie è più brava di me e anche i ragazzi».
Uno dei figli è in Australia e monitora continuamente i siti e i blog, un’altra figlia è tornata dalla Francia per stare vicino ai genitori. Dopo la diffusione della notizia della sparizione di Luca Tacchetto e di Edith Blais, tenuta riservata per diversi giorni, il telefono dell’ex sindaco squilla in continuazione.
Lo hanno chiamato da tutt’Italia per sostenerlo in questa attesa snervante. Ha fatto sentire la sua voce anche il sindaco Innocente Stefano Marangon, che gli è succeduto alla guida del Comune. «Avevo visto Luca poco prima della partenza, gli avevo fatto un grosso in bocca al lupo per questa splendida avventura. Ora siamo tutti in apprensione» dice.
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