Chiavette benedette di San Valentino Dopo 300 anni sospesa la consegna

/ MONSELICE
Una tradizione mantenuta anche durante le due guerre mondiali, che ha resistito a molte difficoltà e a precedenti pandemie, ma che quest’anno per la prima volta, dopo oltre 300 anni, viene fermata dal Covid-19. «La consueta consegna delle chiavette benedette nella Chiesa di San Giorgio, nel giorno dedicato a San Valentino, quest’anno non potrà avvenire»: questo l’amaro annuncio del sindaco Giorgia Bedin e dell’arciprete del Duomo, monsignor Sandro Panizzolo. La consegna della chiavetta “miracolosa” che preserva dalle malattie e dal “mae de San Va’éntin” viene sospesa proprio dalla pandemia. Sembra quasi uno scherzo del destino, ma il virus è riuscito anche a fermare un rito cominciato nel ‘700 proprio per proteggere le persone dalle malattie.
LA TRADIZIONE
La storia della “chiavetta” comincia quando, nei primi anni del ‘700, arriva a Monselice il corpo di San Valentino martire, che viene deposto nelle catacombe della chiesa di San Giorgio. Secondo la tradizione popolare il santo protegge da alcune malattie, come l’epilessia, e per questo mamme e bambini nel giorno a lui dedicato si recano in pellegrinaggio sul Colle della Rocca per ottenere la “miracolosa” chiavetta benedetta che guarisce o protegge. Non solo chiavi, all’occorrenza venivano consegnati e benedetti pani ed amuleti, una simbologia popolare radicata. Con il passare dei secoli e con l’avvento della moderna medicina, il pellegrinaggio per la salute muta il suo volto e la festa degli “innamorati” prevale.
LA FESTA
Il 14 febbraio, quindi, è da sempre un motivo di festa per la cittadina murata, con un cartellone di iniziative che ruotano attorno alla consegna della chiavetta benedetta nell’oratorio di San Giorgio, la chiesa che conclude il pellegrinaggio delle sette chiesette nel Colle della Rocca. Innamorati, bambini, famiglie e curiosi ogni anno, nel giorno dedicato a San Valentino, si recano in pellegrinaggio per poter avere il “simbolo” che ora suggella l’amore e l’unione. Si tratta di un’iniziativa che negli ultimi decenni è riuscita a far diventare la cittadina murata un punto di riferimento per la giornata dedicata agli innamorati, infatti sono centinaia le persone che giungono da tutta la provincia per poter avere la chiavetta dorata che riporta l’immagine del santo.
INIZIATIVE
«Con monsignor Sandro Panizzolo abbiamo deciso, a malincuore» precisa il sindaco Giorgia Bedin «di non incentivare l’afflusso di persone dirette all’Oratorio, una decisione difficile ma la situazione attuale è ancora preoccupante». Per poter comunque festeggiare la ricorrenza, il Distretto del commercio, in collaborazione con il Comune ed Ascom ha vestito di cuori colorati e luminosi le vie della cittadina e per incentivare il commercio è stata lanciata l’iniziativa “saldi in giallo”. Ai più piccoli è dedicata l’iniziativa della Pro Loco “La tua storia raccontata”, che invita i bambini ad inviare uno scritto dedicato all’amicizia, all’amore per lo sport, per la natura, per una passione, per un amico a quattro zampe. Le storie più belle saranno poi raccontate in un video che verrà pubblicato il 14 febbraio. —
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