Chiede soldi per Magnolia «Attenti è un truffatore»
La cooperativa sociale avverte che non esiste nessuna raccolta di denaro porta a porta: in molti, negozianti o privati, hanno già versato un contributo

PIOVE DI SACCO. Non esiste nessuna raccolta fondi porta a porta a favore della cooperativa sociale Magnolia. A ribadirlo a chiare lettere sono il presidente Chiara Benasciutti e la coordinatrice Annalisa Cornaglia allarmate dal fatto che in questi giorni qualche truffatore sta spendendo il rassicurante nome della storica realtà sociale cittadina per intascare contanti approfittando del buon cuore di commercianti e privati cittadini. La cooperativa sociale onlus Magnolia, che ha sede legale in via Di Vittorio, da più di trent’anni fornisce servizi socio-assistenziali e educativi a persone adulte caratterizzate da disabilità fisiche, cognitive e psico-sensoriali. Attualmente gestisce tre centri diurni e una comunità alloggio con complessivamente un’ottantina di ospiti. «Già nei giorni scorsi» spiegano la Benasciutti e la Cornaglia «un nostro fornitore locale ci aveva segnalato che uno sconosciuto si era presentato nella sua azienda con il pretesto di chiedere un’offerta per sostenere la cooperativa. Casi analoghi ci sono poi stati fatti presenti ieri da alcuni commercianti del centro, in particolare di via Roma, con alcuni di loro che avrebbero anche generosamente donato banconote da 10, 20 e 50 euro». A battere cassa sarebbe stato un uomo di una certa età, distinto e dai modi affabili, impegnato a raccogliere fondi, a suo dire, per spettacoli con i ragazzi disabili della cooperativa. «Magnolia» precisano ancora «non utilizza queste modalità per raccogliere fondi o donazioni per cui, se dovesse accadere che qualcuno si proponga, invitiamo le persone a diffidare e segnalarci allo 049/5841617 questo tipo di situazioni. Chiunque desideri fare una donazione alla Cooperativa può rivolgersi alla nostra segreteria». Nelle prossime ore Magnolia formalizzerà alle autorità la denuncia contro ignoti. «In ogni caso» concludono le responsabili con un consiglio di carattere generale «quando si dona qualcosa, anche una piccola cifra, bisogna richiedere, se non pretendere, una ricevuta da parte del beneficiario. Anche le associazioni e le cooperative sono tenute a una rigorosa tenuta della contabilità per cui consegnare denaro senza ricevere in cambio un documento è già sintomo di poca serietà». Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessore al Sociale Paola Ranzato. «E’ vergognoso» ha commentato «come troppo spesso qualche avvoltoio si approfitti del buon cuore delle persone. Il mio consiglio è di non fidarsi di queste richieste estemporanee e imparare a rispondere prontamente a questi individui che per tutte le opere di beneficienza esistono esclusivamente dei canali ufficiali e riconosciuti». «Questo spiacevole episodio» ha aggiunto riferendosi all’inganno subito dalla cooperativa «può diventare l’occasione per tutti di pensare veramente di fare una donazione a Magnolia, rivolgendosi alla segreteria della cooperativa».
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