Chiede un'ora di permesso all'azienda per fare una rapina in banca, è incastrato dall'orecchino

Arrestato a Padova dalla Squadra mobile della polizia a quasi due anni dal colpo messo a segno con un complice nella filiale della Cassa di risparmio del Veneto in via Forcellini, ha 44 anni e lavora in zona industriale
Roberto Castelli
Roberto Castelli
PADOVA. Incastrati da un dettaglio. Il dentino da latte nel caso del boss albanese Artur Hyzoti (arrestato venerdì scorso), che lo aveva rubato in una casa di Bagnoli, o l'orecchino indossato da Roberto Castelli, 44 anni, durante la rapina alla Cassa di Risparmio del Veneto nell'aprile del 2009. Per la seconda volta in pochi giorni la Squadra mobile diretta dal vicequestore aggiunto Marco Calì ha fatto centro. Roberto Castelli l'altro giorno è finito dietro le sbarre per ordine del gip Mariella Fino, che ha firmato la richiesta di custodia cautelare richiesta dal pm Benedetto Roberti nei suoi confronti.


Gli agenti della Squadra mobile hanno prelevato Castelli (già finito nei guai in passato per questioni legate a stupefacenti e reati contro il patrimonio) direttamente al lavoro, in viale dell'Industria (alla Big Mat, azienda completamente estranea alla vicenda). L'uomo nell'aprile del 2009 ha rapinato la filiale della CariVe di via Forcellini 151 insieme a un complice (ancora da identificare), riuscendo a fuggire con un bottino di circa 9 mila euro.


A qualche anno di distanza gli investigatori - anche grazie alle immagini a circuito chiuso - sono riusciti a identificare nel Castelli uno degli autori del colpo. Due i motivi: l'orecchino (Castelli si era coperto il volto ma non il lobo dell'orecchio sinistro), e il giubbino (con una scritta bianca), che i poliziotti l'altro giorno hanno trovato nell'armadio della sua abitazione.


Il terzo indizio è ancora più pesante: Castelli, il giorno della rapina aveva chiesto qualche ora di permesso al suo datore di lavoro, intervallo che coincide come orario con la rapina.


Ora le indagini si concentrano sul complice che insieme a Castelli fuggì a bordo di una Fiat Punto oro rubata e ritrovata a Legnaro.

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