Chiude la Erg, 8 lavoratori a casa

Il gestore: «Costretto a riconsegnare le chiavi dopo 12 anni d’attività»

GRANTORTO. Chiudono i distributori Total Erg di Grantorto e Piazzola sul Brenta, otto persone rimangono per strada e il gestore, Nicola Schiavon, sfoga tutta la sua amarezza: «Dopo 12 anni di lavoro per l'Erg, oggi consegno le chiavi perché la compagnia petrolifera sembra non aver trovato il modo e il tempo di rinnovarci i contratti». Una lotta durata mesi: «Ho scritto a tutti i vertici, senza avere alcuna risposta. Per sei mesi ci hanno lasciato con l'autolavaggio rotto, per tre mesi abbiamo tenuto il bar chiuso per le infiltrazioni dal tetto. E ora ci siamo visti costretti, in assenza di un contratto certo, a chiudere l'attività». Pagano sempre i più deboli: «La compagnia attraversa una fase di difficoltà economiche e invece di reagire ha pensato bene di tagliare dal basso. La situazione è pesante. Oggi, mio malgrado, devo dare il benservito a sei dipendenti, mentre altri due ho dovuto licenziarli nei mesi scorsi». Giovani e padri di famiglia restano a casa: «Ogni azienda ha una carta etica dei lavoratori, ma posso affermare con tranquillità che da un anno - da parte della compagnia - non c'è stato rispetto nei confronti dei dipendenti. E ora diverse migliaia di abitanti, qui del territorio, saranno senza alcun riferimento per l'approvvigionamento di carburante, visto che il nostro bacino è di circa 6-7 mila utenti della strada». Schiavon ci ha provato fino alla fine: «Ho chiesto che venissero tutelati i posti di lavoro dei miei dipendenti, ma mi sono sentito rispondere che non hanno alcun diritto di prelazione. In 12 anni non abbiamo avuto alcuna lettera di richiamo, la nostra condotta è sempre stata ineccepibile. Nonostante tutto questo, non si è voluta considerare la professionalità di persone dai 20 ai 50 anni, con famiglia».

Silvia Bergamin

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