Cinese bestemmia in dialetto I vigili lo multano con 102 euro

INFLESSIBILI. Vigili al Santo
INFLESSIBILI. Vigili al Santo
 Un caso quasi unico di «eccesso di integrazione». Con uno show del tutto gratuito di imprecazioni e bestemmie: un'interpretazione costata 102 euro di multa ad un cittadino cinese con permesso di soggiorno e residente a Padova, che davanti ad un agente della polizia municipale che gli stava contestando un'infrazione al Codice della Strada, ha dato prova di aver imparato a dovere la lingua italiana. Peccato che abbia scelto per la recita una sequela di bestemmie che ha convinto l'agente a staccare un verbale ai sensi dell'articolo 724 del codice penale. Si tratta di un reato oramai depenalizzato, tramutato in una multa: a Padova è stata scelta una linea abbastanza dura, con l'importo di poco superiore ai cento euro.  Il «teatrino» è successo vicino la stazione, in mezzo alla gente: il cittadino cinese si è anche premunito di offendere ripetutamente il Dio dei cattolici, in italiano, ma anche in dialetto, dimostrando di conoscere bene la religione più professata nel paese.  Il fatto è accaduto mercoledì scorso, nell'ambito di un controllo più ampio svolto da 8 vigili, a piedi e motorizzati. Nel corso del controllo sono state comminate 29 multe per violazioni al Codice della Strada, ritirata una patente scaduta, sequestrato un ciclomotore che girava senza targa e un veicolo per la ripetuta omissione della revisione periodica. Inoltre è stato segnalato all'ispettorato del lavoro un impianto di videosorveglianza, in un negozio di abbigliamento, installato senza l'accordo delle ignare commesse che lavorano all'interno della bottega senza spere di essere riprese.  Provvedimento analogo, con indagine in corso, per un kebab di corso del Popolo sprovvisto di autorizzazione per la vendita.

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