Cinghiali nei campi di mais gli agricoltori si mobilitano

il ritorno
SAN GIORGIO IN BOSCO
I cinghiali sono tornati, seminano danni e i proprietari dei terreni presi di mira chiedono un intervento risoluto da parte delle autorità provinciali e regionali. L'allarme parte da Sant'Anna Morosina: i mammiferi sono stati immortalati in via Palude, nella frazione sangiorgense.
«Gli ungulati hanno cominciato a colpire i campi di mais dell'area creando danni agli agricoltori», osserva un residente, Stefano Miotti, che ricorda come due anni fa il problema si fosse manifestato con particolare violenza. «Già a luglio 2016, visto che anch'io ho un terreno in via della Palude, mi ero fatto promotore di una raccolta di firme, una trentina in tutto, inviate con lettera di esposizione del problema ai soggetti competenti della Provincia di Padova e della Regione Veneto».
Anche le organizzazioni agricole si erano mobilitate, dopo che gli associati avevano denunciato un progressivo aumento delle incursioni distruttive. L'area maggiormente interessata è sempre quella della Palude di Onara, tra San Giorgio in Bosco, Tombolo e Villa del Conte: i campi coltivati a mais vengono sistematicamente distrutti dai cinghiali e le aziende agricole che hanno seminato si ritrovano con danni per migliaia di euro. Una situazione insostenibile.
«Questi animali», ribadisce Miotti, «possono essere pericolosi per l'uomo o per gli animali domestici, come i cani, e possono costituire un grave rischio per gli automobilisti. Per questo è necessario che Provincia e Regione intervengano e risolvano definitivamente questo problema». —
S.B.
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