Parco dei Colli, dalla Regione 300 mila euro per abbattere i cinghiali: ecco il piano

L’intervento, proposto dall’assessore Corazzari punta a tutelare l’ambiente e la sicurezza, sostenendo il monitoraggio, la rimozione degli animali e campagne informative. Ma le catture sono in calo

Gianni Biasetto
Parco Colli, ecco il piano per il contenimento dei cinghiali
Parco Colli, ecco il piano per il contenimento dei cinghiali

Un contributo di 300 mila euro a favore dell’Ente Parco Colli per il potenziamento delle attività di contenimento dei cinghiali. Lo ha stanziato la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Caccia, Parchi e aree protette, Cristiano Corazzari.

«Un provvedimento che interviene a favore della tutela dell’ambiente e della sicurezza delle persone» sottolinea Corazzari, «la presenza di cinghiali all’interno del territorio del Parco ha prodotto negli anni la necessità di intraprendere significative azioni di controllo, anche con il supporto tecnico scientifico dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Allo stato attuale il problema persiste, e questo nuovo finanziamento consentirà la continuità dell’attività di contenimento».

Il nuovo investimento permetterà di mantenere attivi e incrementare i presidi di controllo e monitoraggio sul territorio; rafforzare la rete di collaborazione con operatori specializzati, enti locali e agricoltori; proseguire le attività di rimozione e gestione in sicurezza degli esemplari; implementare azioni preventive e campagne di informazione rivolte ai cittadini.

«È importante portare avanti questa attività» prosegue Corazzari, «con l’aumento numerico della specie si è assistito inevitabilmente a un aumento dei danni sia all’ambiente naturale che a quello antropico. Proseguire nel contenimento del numero di ungulati è necessario per limitare i danni alle attività produttive e alla biodiversità. È importante ricordare che il controllo del cinghiale è coerente con quanto richiesto a livello nazionale per contrastare il potenziale rischio di diffusione della peste suina».

«Ringraziamo la Regione Veneto per un impegno concreto che conferma come tutela dell’ambiente, salvaguardia dell’agricoltura e sicurezza pubblica siano priorità condivise» afferma il presidente dell’Ente Parco, Alessandro Frizzarin, «grazie a queste risorse, il Parco potrà continuare a operare in maniera efficace nel contenimento dei cinghiali, riducendo l’impatto sul territorio e proteggendo la biodiversità dei Colli Euganei. Il Parco Colli ribadisce la propria disponibilità a raccogliere segnalazioni e richieste di intervento da parte della cittadinanza, ricordando che per eventuali emergenze è possibile contattare gli uffici dell’Ente o rivolgersi ai canali di pronto intervento attivati sul territorio».

Dai dati sulle catture riportati sul sito del Parco Colli, emerge che il numero degli abbattimenti negli ultimi anni si è ridotto. Nel 2021, a fine stagione, erano stati eliminati 1.917 capi (1.003 maschi e 914 femmine), nel 2022 furono 2.244 (1.115 maschi e 1.129 femmine), nel 2023 1.612 (797 maschi e 815 femmine), nel 2024 1.580 (780 maschi e 788 femmine). Secondo l’Ente Parco il motivo della contrazione delle catture è dovuto alla diminuzione della popolazione. «Lo dimostrano i transetti, dispositivi che vengono installati nei punti strategici per contare il numero dei passaggi degli animali» sottolinea Frizzarin, «non significa comunque che stiamo andando verso l’eradicazione».

Diversa la percezione dei residenti, soprattutto i viticoltori che cominciano a denunciare danni nei vigneti e temono un’escalation di devastazione verso la fine di agosto con le uve pronte alla raccolta. 

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