Cittadella all’Allegri prefetto in pressing: «Un’operazione modello via Anelli»

PADOVA. «All’Allegri stiamo cercando di realizzare un’operazione sul modello di via Anelli. La differenza è che per la nuova questura i soldi ci sono, mentre in questo caso vanno ancora recuperati. Magari grazie al Recovery Fund». Il prefetto Renato Franceschelli è uno dei motori del progetto “cittadella della sicurezza” che dovrebbe sorgere dopo che l’Aeronautica militare avrà terminato di dismettere i suoi spazi.
Il rischio
Dal prossimo primo gennaio saranno infatti disponibili circa 42.000 metri quadrati che, se non occupati, si trasformerebbero in un enorme buco nero con inevitabili problemi per i rioni di San Giuseppe, Sacra Famiglia, Brusegana e Basso Isonzo.
«È evidente che c’è la preoccupazione che, una volta svuotata, possa diventare un luogo degradato», aggiunge il prefetto, «per questo abbiamo avviato colloqui con il ministero dell’Interno e della Difesa per individuare possibili soluzioni». E sono così emersi gli interessamenti per far arrivare a Padova la sede del nord Italia della Scuola di formazione per allievi dei Vigili del fuoco.
Ma non solo: anche l’Enac vorrebbe disporre di uno spazio nell’area che potrebbe essere destinata ad una scuola di pilotaggio per droni. La stessa Prefettura ha già individuato in alcuni capannoni in disuso, in un’area dell’Aeronautica dall’altra parte di via Sorio, una possibile sede dove trasferire parte del proprio immenso archivio.
Ma anche la Guardia di Finanza è interessata al possibile trasferimento delle due attuali sedi, nelle quali è in affitto all’interno dell’aerea militare dell’aeroporto. Stessa attenzione c’è da parte della Direzione investigativa Antimafia i cui uffici, oggi vicino alla stazione, sono anch’essi in affitto. «L’obiettivo evidentemente è anche far risparmiare agli enti pubblici i denari pagati per gli affitti», sottolinea Franceschelli, «per questo la volontà è quella di ripetere un’operazione sul modello di via Anelli dove sorgerà la nuova Questura su un’area di proprietà demaniale».
L’aeroporto
Su un punto comunque il prefetto Franceschelli vuole essere molto chiaro: «L’aeroporto non sarà in alcun modo dismesso, ma rilanciato nelle sue funzioni». Attualmente l’ Allegri è infatti un importante aeroporto per i voli sanitari e di emergenza per i malati gravi e per i trapianti d’organo.
È anche la base del servizio di elisoccorso 118 del Suem di Padova. E inoltre ospita le attività di volo dell’Aeroclub di Padova.
«Seguirò da vicino e in prima persona questa partita che è fondamentale per la zona ovest della nostra città», ha invece spiegato il sindaco Sergio Giordani, «nella quale con questo progetto vogliamo portare anche funzioni e servizi importanti per la nostra comunità, che avranno un riflesso positivo sulla vitalità dei quartieri limitrofi e daranno uno stimolo alle attività economiche grazie ai tanti lavoratori coinvolti».
Per reperire i fondi, si parla di un’operazione da 25-30 milioni di euro, gli occhi dell’amministrazione sono puntati sul Recovery Fund. «È la nostra occasione per finanziare il progetto», ha aggiunto il sindaco. —
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