Cittadella, gomme tagliate a un altro fotografo

Nuovo atto vandalico nel parcheggio del Tombolato, l’obiettivo sarebbe la loro costosa attrezzatura
PRANDI - FOTO PIRAN - CITTADELLA - MODIFICA RECINZIONI TRIBUNA STADIO TOMBOLATO
PRANDI - FOTO PIRAN - CITTADELLA - MODIFICA RECINZIONI TRIBUNA STADIO TOMBOLATO
CITTADELLA. I misteriosi vandali delle gomme colpiscono ancora e ad essere presa di mira è stata nuovamente una fotografa. Che è rimasta chiusa in auto in attesa dei soccorsi, temendo che qualche ceffo le rubasse l’attrezzatura. L’episodio si è verificato sabato pomeriggio, dopo la partita giocata dal Cittadella allo stadio Tombolato, ed arriva esattamente a due settimane da una vicenda simile, che è capitata a un fotografo del Mattino. I due episodi sembrerebbero collegati, a quanto pare una banda li avrebbe tenuti d’occhio al loro arrivo ed aveva come obiettivo la loro preziosa attrezzatura. I fatti: la giovane fotografa, che vive a Castelfranco (Tv) e lavora per LaPresse, aveva parcheggiato la sua sua auto nell’area di sosta vicino alla piscina, giusto davanti all’Enaip. Aveva seguito il match dei granata, fatto il suo lavoro, scattate le sue foto, e si era poi diretta verso la vettura. Subito si è accorta che qualcosa non andava: una delle quattro ruote era stata forata e quindi le era impossibile ripartire. Una volta in macchina non ha avuto il coraggio di scendere: aveva notato, infatti, alcune persone sospette che le ronzavano intorno.


Prontamente ha lanciato l’allarme e ha chiesto al compagno di raggiungerla. Dell’accaduto ha avvisato i carabinieri, che collegheranno l’accaduto al fattaccio di quindici giorni prima, quando, sempre all’uscita dal Tombolato un fotografo del nostro giornale si è ritrovato un taglio di due centimetri sul battistrada fatto con un coltellino. Potrebbe trattarsi di qualcosa di molto più grave del gesto vandalico di qualche teppista: perché ad essere prese di mira sono stati solo le auto dei fotografi? La ricostruzione più accreditata sembra essere quella che vede nel taglio delle gomme la prima tappa di un piano. E la seconda parte del piano consiste nel rubare macchine fotografiche, obiettivi, computer, una tecnologia del valore di migliaia di euro. A finire in questa trappola è stato anche un fotografo del Trevigiano, che era andato a seguire una partita di pallavolo: dopo la gara è stato derubato della sua attrezzatura fotografica, una macchina, vari obiettivi, un pc e diverso materiale riposto in uno zaino. Una volta salito in auto e riposto lo zaino con il materiale, mentre controllava lo stato di salute della sue quattro ruote dal momento che si era reso conto che c'era qualcosa che non andava, due ladri sono riusciti rapidamente a prendere il bottino e a fuggire facendo perdere le loro tracce. E per essere certi di non poter essere rincorsi i malviventi avevano in precedenza squarciato uno degli pneumatici.


Silvia Bergamin


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova