Cittadella in finale per la serie A di calcio. Tra le mura o a Verona scatta la mobilitazione granata

Pullman e auto, tutto pronto per raggiungere lo stadio  Bentegodi  E per chi resta in città appuntamento al maxischermo
MARIAN-FOTOPIRAN-CITTADELLA-FESTEGGIAMENTI TIFOSI CALCIO CITTADELLA IN CENTRO
MARIAN-FOTOPIRAN-CITTADELLA-FESTEGGIAMENTI TIFOSI CALCIO CITTADELLA IN CENTRO

CITTADELLA. Domenica 2 giugno è il giorno più lungo, il giorno che potrebbe fare la storia. A Cittadella l’aria è frizzante e sospesa, fervono i preparativi: sia per chi parte oggi pomeriggio, direzione Bentegodi, sia per chi rimarrà dentro le mura. Nella serata di venerdì il Comune ha chiuso tutti i dettagli organizzativi: il maxischermo sarà allestito in piazza Pierobon e quindi sarà possibile vivere in maniera collettiva la partita: dalle 21.15 tutti uniti dal cuore granata.

Organizzazione.  Nella giornata di sabato 1 giugno, invece, si è intensificato il lavoro degli organizzatori dei pullman, in azione - insieme a diversi privati - ci sono Pierluigi Basso e Lamberto Tellatin del Centro Coordinamento Club Granata; il Club Angelo Gabrielli - Granata per sempre, con la presidentessa Sandra Simionati e il responsabile comunicazione Francesco Rebellato; il Club Salf da Godi a Fontaniva, il Caffè Milano e il Club Granata Cittadellese; gli Ultras del “Sitadea”, ovvero i “Rabaltai”. In tutto si calcola circa tremila tifosi al seguito. «Ieri abbiamo inviato una mail a tutti i pullman raccomandando gli orari», spiega Basso. «Dovremo partire tassativamente alle 17.30 di domenica: alcuni hanno come punto di ritrovo il piazzale di Villa Rina, altri i parcheggi del Tombolato. Sarà obbligatorio uscire a Verona Nord (autostrada del Brennero) considerata la coincidenza con la tappa finale del Giro d’Italia. La Questura ci garantirà poi la scorta fino allo stadio».

Carovana di auto. I bus saranno seguiti da carovane di auto: sono centinaia le persone che si aggregheranno alla comitiva con mezzi propri. Del resto, ci sono i tifosi storici della squadra costruita con perizia dalla famiglia Gabrielli, ma pure gli “occasionali”, quelli che vogliono partecipare all’evento, esserci, perché sentono che si farà la storia.

Corsi e ricorsi. «Viviamo un momento magico, non stiamo nella pelle»: è questo il mantra di tutti quelli che si incrociano per le vie del centro. Tra chi può vantare un curriculum da tifoso doc c’è Mario Brotto, del bar Centrale, davanti all’ex stazione delle corriere. Basso gioca sui corsi e ricorsi storici, prova a tracciare parallelismi: «Brotto fu il fondatore del primo club, “Fedelissimi Granata”, e nel 1980 organizzò la trasferta a Montecatini, quella in cui il Cittadella vinse il primo trofeo importante, la Coppa Italia dei dilettanti. In un certo senso fu l’inizio di tutto, il grande salto di qualità. Al tempo Brotto mise insieme per la trasferta qualcosa come 8 pullman, un grande risultato di partecipazione considerato che si trattava comunque del campionato dilettanti».

Stavolta, invece, ci si gioca la massima serie. E se sarà serie A, allora si risponderà alla domanda che assilla i cittadellesi in queste ore: «Ma poi giochiamo nel nostro stadio con Juve, Inter e Milan, vero? Perché all’Euganeo non sarebbe lo stesso».

 

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