Claudio e il caso-Cina archiviazione respinta ripartono le indagini

abano termE. Peculato per la promozione turistica in Cina, il giudice per le Indagini preliminari Margherita Brunello ha rigettato la richiesta di archiviazione, il fascicolo torna in procura, potrebbe profilarsi un abuso d’ufficio. L’ex primo cittadino è chiamato in concorso con la cinese Anmin Peng, 33 anni. Dopo l’indagine il pubblico ministero aveva chiesto di archiviare il fascicolo visto che aveva ritenute insussistenti le prove per reggere un processo. Luca Claudio, già primo cittadino prima di Montegrotto e poi di Abano, pur chiamato in quanto sindaco a fare parte del Consorzio Albergatori Termali, non amministrava un ente pubblico, ma un ente di natura privatistica. Come conseguenza di ciò il Consorzio può spendere come meglio crede i soldi che gestisce per le proprie finalità. Era stata questa la lettura data dell’inchiesta, già in prima analisi, dal difensore di Claudio, l’avvocato Ferdinando Bonon. Risultavano delle forti pressioni dello stesso Claudio, avvenute quando era ancora sindaco, affinché la promozione termale fosse affidata alla Peng. Si tratta di denaro, 175 mila euro, che i Comuni di Abano (130) e Montegrotto (45) hanno dato al Consorzio che ha pagato alla Peng le fatture emesse per le consulenze. La ditta ha ottenuto l’incarico di creare “ponti” turistici tra Terme Euganee e Cina. Ora l’indagine quindi viene rivalutata e si potrebbe arrivare ad una richiesta di rinvio a giudizio, seppur con contestazioni meno pesanti. Nel frattempo i guai di Claudio non si limitano a questa inchiesta: torna in aula il 27 novembre per la sentenza in merito alla discarica di Giarre per la quale il pm ha chiesto 5 mesi di pena. È imputato di turbativa d’asta per aver alterato la documentazione della gara d’appalto con l’obiettivo di farla aggiudicare alla ditta P avendo chiesto (ma mai incassato) una mazzetta da 280 mila euro. —
Carlo Bellotto
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