Clinica ostetrico-ginecologica Nardelli lascia, arriva Gervasi

È Maria Teresa Gervasi il nuovo direttore della clinica ostetrico ginecologica dell’Azienda ospedaliera: la nomina è arrivata ieri nel primo pomeriggio. Gervasi - che rimarrà in carica come facente funzione fino alla conclusione del nuovo concorso - sostituirà Giovan Battista Nardelli, che ha volontariamente lasciato l’incarico a un anno dalla scadenza, per ragioni personali. «Non abbandono nessuno», spiega, «ma dopo 51 anni di contributi versati lascio il passo a qualcuno di più giovane». Voci di corridoio parlano di rapporti non ottimali con l’amministrazione, di fronte ai quali forse, dopo tanti anni di onorata carriera, l’ordinario avrebbe preferito tirarsi indietro senza troppe discussioni. I requisiti per la pensione c’erano da tempo e il professore parla di una decisione presa in assoluta serenità: «Io sono abituato a costruire», spiega, «e in questo momento per l’Azienda ospedaliera c’era l’opportunità di fare un passo in avanti, facendo largo a persone più giovani di me. E chi ha i capelli bianchi deve anche saperlo accettare. L’Azienda ha due tipi di “cliente”: da un lato ci sono i pazienti e dall’altra gli studenti. In questi anni abbiamo lavorato sodo e abbiamo ottenuto grandi risultati, ad esempio abbiamo creato i presupposti per raddoppiare i posti nella nostra specialità. Abbiamo iniziato ad occuparcene in tempi non sospetti, e sono già passati da sessanta a settanta».

Un po’ di stanchezza, quella sì, forse c’era: «Da luglio a settembre non ho preso un solo giorno di ferie», continua Nardelli, «perché abbiamo poco personale e l’ospedale deve andare avanti. Credo che questo sia il momento giusto per cambiare: continuerò ad esserci per le mie pazienti storiche, sarò a disposizione per chi ha bisogno di me, continuerò anche l’attività didattica. Ma lo farò con più tempo da dedicare alla mia famiglia». Continuerà anche l’attività assistenziale, ma nella sanità privata. Nel pubblico, invece, ora c’è Maria Teresa Gervasi, direttore dell’ex divisione ostetrica, dove svolge attività sia clinica che scientifica nel campo della medicina materno-fetale. A Padova (e, prima ancora, a Treviso) ha fondato un “Centro Prenatale per le Gravidanze a Rischio”, allo scopo di seguire e sostenere donne affette da gravi patologie mediante uno strettissimo supporto medico. —

S.Q.

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