Un albergo diffuso nell’area Colli euganei: con le casette tutta l’area si apre al turismo

Il progetto di Luca Ruffin, sindaco di Lozzo Atestino, sul modello del B&B senza consumo del suolo. «Tutti i residenti che hanno spazio potranno aumentare il loro reddito»

Gianni Biasetto
Il progetto delle casette per turisti sui Colli euganei
Il progetto delle casette per turisti sui Colli euganei

Un albergo diffuso all’aperto per mettere in risalto le bellezze naturali dei Colli Euganei, favorendo un turismo rispettoso dell’ambiente mantenendo intatto il paesaggio rurale, evitando la costruzione di grandi strutture ricettive. È il progetto a cui sta lavorando da mesi Luca Ruffin, sindaco del comune di Lozzo Atestino e componente l’esecutivo dell’ente Parco con delega al Turismo. «Il turismo all’aperto è sempre più richiesto, specialmente dopo la pandemia, con una crescente attenzione verso esperienze che consentono il contatto con la natura», spiega Ruffin.

«Questo tipo di turismo può attirare visitatori interessati a soggiorni di qualità, emozionali nel verde, riducendo l’impatto ambientale rispetto al turismo di massa, in sintonia con quanto prevede il Mab Unesco».

Il progetto, che sarà pronto per il prossimo mese di ottobre, prevede l’ospitalità diffusa all’aperto su casette mobili o glamping in tutti i 15 comuni del Parco sul modello del B&B, ma allargato e potenziato. Una soluzione innovativa che combina il fascino del turismo rurale con la flessibilità e la modernità delle sistemazioni mobili. Le casette possono essere posizionate dai titolari di aree all’interno del Parco, sfruttando spazi naturali senza modificarli, offrendo nuove opportunità di reddito per gli operatori locali che avranno più facilità a piazzare i loro prodotti. Soprattutto vino e olio.

«Le case mobili possono essere più economiche da gestire rispetto agli hotel tradizionali, sia per gli operatori che per i turisti», aggiunge Ruffin. «Questa soluzione può rendere le destinazioni rurali meno conosciute accessibili a un pubblico più ampio. Come Parco stiamo mettendo a punto un regolamento che tenga conto della legislazione regionale vigente che classifica queste strutture come complementari».

La tipologia di casette o tende prevede massimo 2 stanze da letto e un ingombro totale di 2,5 per 6,5 metri. Si tratterà di strutture certificate ed enumerate, ai titolari spetterà redarre il registro delle presenze. «È un progetto che mira a quella che mi piace definire “ricchezza democratica”, nel senso che tutti i residenti del Parco Colli vi possono accedere per integrare il loro reddito», conclude Ruffin.

«È ovvio che l’iniziativa va portata avanti in sinergia con gli operatori del territorio. In primis i produttori di vino ma anche quelli dell’olio che possono ospitare le casette in mezzo agli oliveti. In tal senso, anche alla luce dei risultati che stanno ottenendo gli olivicoltori, ritengo sia giunto il momento di istituire la strada dell’olio extravergine di oliva dei Colli Euganei, che si affiancherà a quella già esistente del vino». —

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