Colpo di fulmine nell’isola gay

Un lago. Due sponde. Sull’ “altra”, d’estate, uomini rimorchiano altri uomini. Un battuage all’aria aperta tra l’acqua e il bosco limitrofo dove il giovane Franck soddisfa le sue voglie con i...

Un lago. Due sponde. Sull’ “altra”, d’estate, uomini rimorchiano altri uomini. Un battuage all’aria aperta tra l’acqua e il bosco limitrofo dove il giovane Franck soddisfa le sue voglie con i frequentatori, più o meno assidui, del posto. Un’oasi gay in cui la meccanicità con la quale il protagonista ricerca il piacere (le auto parcheggiate nello stesso posto, i comportamenti seriali della ristretta comunità di amanti) viene sconvolta quando Franck incontra Michel, aitante e misterioso nuotatore, di cui si innamora, nonostante abbia visto qualcosa in lui e di lui che dovrebbero frenarlo. “Lo sconosciuto del lago”, il film che ha scandalizzato Cannes (dove Alain Guiraudie ha vinto il premio come miglior regista nella sezione “Un certain regard”), colpisce più che per le scene esplicite (falli, fellatio, penetrazioni sono spesso inquadrate in primo piano), per quanto non dica e non mostri, lasciando sospese le contraddizioni del protagonista, il suo edonismo ingenuo e psicopatologico allo stesso tempo, all’interno di un “recinto” le cui acque sono placide e infide allo stesso tempo. Durata: 97’. Voto: *** (m.c.)

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