Coltelli e marijuana nel quartiere: due minorenni finiscono nei guai

Un residente ha segnalato la presenza dei ragazzi ai carabinieri. Ventiduenne trovato con pochi grammi di droga 

PADOVA. Minorenni che fumano e consumano droga con in tasca coltelli quasi da guerra. La segnalazione ai carabinieri era stata fatta da alcuni residenti proprio di via Giovanni Bertacchi a due passi dal parco Iris, tra Santa Rita e San Paolo. L’altra sera quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato un diciassettenne e un sedicenne che avevano rispettivamente un coltello da 12 centimetri e uno da 18, tipo roncola con attaccato un tirapugni.

Sono stati denunciati per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Segnalato come consumatore un terzo ragazzo 22enne, B.A. che aveva in tasca 1,7 grammi di marijuana, ma che è stata considerata una quantità per uso personale. Quindi non punibile.

La segnalazione

Determinante per l’intervento dei carabinieri è stata la chiamata al 112: il residente ha raccontato di aver appena visto un gruppetto di ragazzi che, a suo parere, stava consumando della marijuana. E non era nemmeno la prima volta che li vedeva. Ha dato indicazione precisa del posto e di com’erano vestiti i ragazzi. Poco dopo, all’arrivo dei carabinieri i ragazzi (qualcuno se n’era già andato) sono stati sorpresi, non si aspettavano il controllo: sono stati invitati a svuotare le tasche. Di droga non ne è stata trovata, se non in minima quantità e addosso a uno solo del gruppo. Ma sui coltelli i ragazzi non hanno saputo dare spiegazioni. E averli in tasca senza una motivazione plausibile non è consentito. A maggior ragione se si tratta addirittura di ragazzi minorenni.

Sempre più controlli

Il controllo dei carabinieri, seppur in questo caso sollecitato da una chiamata di un residente, rientra in una lotta allo spaccio di stupefacente quotidiana. Giardini dell’Arena, passeggiata Miolati, l’area della Stazione, i blitz sono quotidiani, come pure gli arresti, le denunce e le segnalazioni al prefetto.

Ma la richiesta e il conseguente consumo di droga resta sempre alto. E la città si conferma un riferimento anche per chi risiede in altre province.

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