Compare il volto della murata viva

La notte nel castello di Valbona con i Ghost Hunter Padova
Valbona, 10.11.2012 La G.H.P (Ghost Hunter Padova) alla ricerca dei fantasmi al castello di Valbona. Nella foto: un volto femminile alla sx di Orazio. Foto analizzata da Stoppa, un collaboratore di GHP. ph. Zangirolami
Valbona, 10.11.2012 La G.H.P (Ghost Hunter Padova) alla ricerca dei fantasmi al castello di Valbona. Nella foto: un volto femminile alla sx di Orazio. Foto analizzata da Stoppa, un collaboratore di GHP. ph. Zangirolami

LOZZO ATESTINO. Quasi un centinaio di persone, sabato notte, hanno letteralmente preso d’assalto il castello di Valbona per partecipare alle indagini dei Ghost Hunter Padova, a Lozzo Atestino nell’ambito di una rassegna dedicata al mistero voluta dalla Regione Veneto. Le “presenze” non hanno tradito le attese e, a loro modo, hanno ringraziato i presenti manifestandosi. Liberi di crederci o meno, ovviamente, ma gli elementi esposti dai Ghp qualche sospetto e inquietudine lo generano. La prima stanza a essere passata al setaccio dai cacciatori di entità è stata la sala del direttore, dove si dice sia stata murata viva una donna per un amore proibito. Qui il medianico Orazio Daniele ha percepito la presenza dello spettro femminile: «Ha paura, non è abituata a tutta questa gente, vuole scappare» ha spiegato il sensitivo, avvertendo nausea e giramenti di testa e confermando di sentirsi investito da correnti di aria fredda ad ogni passaggio dell’entità. Quando i più curiosi hanno cominciato a rompere il silenzio, il fantasma ha quindi deciso di fuggire: «Le entità non sono pagliacci da circo», ha affermato con irritazione il leader dei Ghp. Nel corso della notte, nella stanza, c’è chi ha assicurato di aver percepito un forte profumo di incenso. All’indomani dell’indagine, invece, osservando le foto (realizzate con filtri particolari, tecniche ad hoc – tra cui l’uso della geotermia - e torce a led Uv) è stato notato un volto femminile accanto al sensitivo, a fianco della parete in cui la leggenda vuole che ci sia il corpo murato della giovane innamorata. Le sensazioni più forti si sono però vissute nella torretta del castello, dove secoli fa è stata rinchiusa la figlia del nobile Germano Ghibelli, morta per un amore impossibile: qui Daniele sente da sempre la presenza di un’entità cattiva, pensa la guardia incaricata di sorvegliare la reclusa. Spiegano i Ghp: «Durante la sessione il sensitivo si è sentito prendere il braccio, e più di qualcuno ha udito come un lamento provenire alle spalle. La cosa più interessante è però che mentre il medianico interagiva con l’entità, durante la registrazione video ci pare di aver notato la manifestazione di una catenina con un ciondolo con una croce incisa e poi, piano piano, la formazione della silhouette di una persona vestita di elmo e armatura». Era in funzione un K2, strumento che segnala la presenza di campi elettromagnetici: a cellulari spenti (anche se resta il dubbio che qualche apparecchio fosse solo silenziato), il K2 andava alle stelle proprio nei momenti di massimo coinvolgimento emotivo del sensitivo. Mistero o suggestione? (n.c.)

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