Complesso del Gemola chiuso per tutta l’estate

Inaccessibile in queste settimane “per ferie” persino il parco attorno al museo È cambiata la gestione, quella nuova garantirà meno ore d’apertura
Di Nicola Cesaro

BAONE. Villa Beatrice d’Este chiusa per tutta l’estate? Uno spauracchio a metà. Dall’1 luglio sono cambiate alcune cose per lo storico complesso monumentale del monte Gemola: la cooperativa “Terra di Mezzo” di Rubano ha preso il posto di “Le macchine celibi”, che da sei anni gestivano il museo della villa, ma anche le strutture di Cava Bomba a Cinto Euganeo e del castello di Cervarese Santa Croce. Il cambio di gestione non è avvenuto in maniera indolore.

I timori. Il primo timore, quello che ha fatto irritare più di qualche persona, è la paventata chiusura estiva del complesso di Villa Beatrice. Domenica scorsa in molti hanno fatto tappa sul Gemola trovando effettivamente i cancelli chiusi, senza alcun avviso e senza la possibilità di accedere al parco verde, da sempre meta di famiglie, compagnie e amanti della natura. Stessa cosa, a quanto pare, capiterà domenica prossima. «Abbiamo ricevuto numerose chiamate di protesta» spiegano da “Le macchine celibi” «visto che la gente usa ancora il nostro numero come contatto di riferimento. C’è chi è arrivato da lontano e ha fatto il viaggio per niente. Non è infatti ancora stato pubblicizzato il numero telefonico della nuova cooperativa».

Sulla pagina Facebook della villa, inoltre, da qualche giorno circola l’avviso che il complesso rimarrà chiuso e inaccessibile per tutta l’estate: la comunicazione, un po’ fuorviante in realtà, ha suscitato molte polemiche da parte degli abituali frequentatori del complesso.

I fatti. Effettivamente Villa Beatrice d’Este ha chiuso i battenti per qualche giorno: la causa, tuttavia, è il periodo di ferie dell’attuale custode, che dovrebbe concludersi a metà luglio. «Si tratta di un caso» conferma Fabrizio Malachin, responsabile per la Provincia della struttura «Il parco verde sarà in verità aperto durante tutta l’estate, sia il sabato che la domenica, dalle 9 alle 19». Picnic e scampagnate, dunque, non dovrebbero essere messe in pericolo. Diversa è invece la questione legata alla villa vera e propria e al museo che contiene: «I dati sulle presenze degli scorsi anni vedono l’estate come periodo povero» continua Malachin «Per questo abbiamo optato per la chiusura del complesso museale fino a settembre. E’ possibile tuttavia prenotare la visita guidata: in quel caso la cooperativa è a disposizione». Lo stesso bando della Provincia che ha affidato la nuova gestione alla “Terra di Mezzo” segnalava la possibilità di non tenere aperto il museo in estate. Secondo la vecchia cooperativa, in realtà, l’estate sarebbe comunque un periodo di buoni incassi anche per il mantenimento del museo.

Il futuro. Da scogliere, innanzitutto, c’è il nodo sulla gestione del complesso. “Le macchine celibi” stanno per avviare un ricorso al Tar sull’affidamento alla “Terra di Mezzo”: secondo i precedenti gestori, il ribasso proposto dalla cooperativa di Rubano (si parla del 28% su un totale di circa 150 mila euro) è eccessivo e rischia di compromettere la qualità del servizio. Che, a quanto pare, comporterà un taglio – seppur minimo - del personale impiegato (i tre musei garantivano 25 addetti), una riduzione degli orari (già calati anche a Cava Bomba, per esempio) e un innalzamento del costo del biglietto: cifre non ufficiali parlano di un costo che passa dai 2,60 ai 4 euro per gli interi e da 1,10 a 2 euro per i ridotti. Elementi che non fanno onore a uno dei luoghi più suggestivi dei Colli, che già l’anno scorso aveva perso la vasta area di parcheggio ai piedi della villa (venduta a un agricoltore) e pure importanti manifestazioni: a oggi, infatti, pare che non sarà organizzato “Calici di Stelle”, mentre l’Euganea Film Festival che l’anno scorso portò Marco Paolini sul Gemola, è già stato ricollocato a Este.

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