Comuni garanti dei mercatini

CADONEGHE/VIGODARZERE. Mercati a chilometro zero: arrivano i controlli e le modifiche ai regolamenti comunali. Per evitare che accada ancora quanto accertato dal Corpo Forestale dello Stato, ovvero che alcuni produttori agricoli vendevano come propria, frutta e verdura che invece acquistavano al mercato di corso Stati Uniti a Padova, spacciandola per biologica e a chilometro zero, quando invece proveniva da altre regioni e persino dall’estero. La scoperta ha convinto la magistratura padovana ad aprire un’inchiesta che vede coinvolti quattro coltivatori. Annuncia una revisione del regolamento del mercatino a chilometro zero l’assessore al Commercio di Cadoneghe, Michele Schiavo: l’inchiesta, infatti, ha coinvolto anche il mercato agricolo di piazza della Repubblica. «Conto che il nuovo regolamento sia approvato in tempi brevi» dice Schiavo, «e avrà una serie di meccanismi di controllo ancora più vincolanti e capillari. Non ce ne sarebbe bisogno, perché la stragrande maggioranza dei produttori è responsabile e attenta, ma di certo gli eventuali furbi troveranno vita ancora più difficile».
E rassicurando i consumatori che si erano rivolti nelle scorse settimane ai banchetti del mercato, dichiara: «Anche laddove siano stati posti in commercio prodotti non a chilometro zero, va sottolineato che la merce venduta proveniva comunque da fonti controllate, perciò non è mai stata a rischio la salute dei consumatori, anche se la frode evidentemente c’è stata».
Inasprirà ulteriormente il regolamento anche Vigodarzere, il cui mercato del sabato è finito anch’esso sotto accusa: il Comune ha già costituito nei mesi scorsi una commissione di controllo, che ha già sanzionato dei produttori scorretti. Il pool di controllo è composto dal personale del Suap (lo sportello delle attività produttive), dalla polizia locale e dai rappresentanti delle associazioni della categoria agricola e dei commercianti. «La commissione di controllo arriva a sorpresa al mercatino» illustra l’assessore all’Ambiente Moreno Boschello «e verifica la merce esposta sui banchi. Poi si presenta in azienda a controllare se effettivamente siano presenti i medesimi prodotti nei campi e nei frigoriferi. È già capitato che in un caso, in cui non c’era corrispondenza tra quanto esposto nel banco e quanto prodotto, il che significava che l’agricoltore aveva acquistato la merce altrove: quel produttore è stato sanzionato con la sospensione dal mercato per quatto settimane».
Il regolamento di Vigodarzere è già severo, avendo introdotto l’obbligatorietà che tutta la merce esposta sia esclusivamente del produttore. «Introdurremo anche una norma per cui le assenze ingiustificate portino all’esclusione dal mercato» annuncia Boschello, «e lo stesso dicasi per gli agricoltori che dovessero infrangere le regole più di una volta».
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