Con il servizio “124” pazienti non gravi assistiti a domicilio

Un numero telefonico attivo 24 ore su 24 Il direttore del distretto sanitario di Este spiega il progetto
Di Nicola Cesaro

ESTE. Un numero telefonico attivo 24 ore su 24 per le emergenze mediche…meno urgenti. Una garanzia di assistenza domiciliare che potrà essere estesa a tutti i giorni della settimana, weekend compresi, e pure alla notte.

L’idea è ambiziosa e parte proprio dal Padovano. A proporla è la Card, la Confederazione delle associazioni regionali degli operatori, dirigenti e direttori di distretto, il cui vicepresidente nazionale è il dottor Antonino Trimarchi, atestino di Baone, referente per il Veneto e direttore del distretto sanitario di Este. Il prossimo 5 aprile la Card Veneto si riunirà in congresso a Padova e presenterà il nuovo servizio 124.

La cifra 124 vuole essere il numero telefonico dedicato alla continuità delle cure dell’assistenza primaria distrettuale, attivo 24 ore su 24. Il numero funzionerà analogamente al 118 del pronto soccorso, la cui utilità è tuttavia finalizzata a rispondere alle emergenze vere e proprie. Quelle, per intenderci, per cui si può rischiare la vita. Il 124 “accontenterà” i pazienti meno gravi, alle prese con emicranie, influenze e quant’altro.

«La presa in carico domiciliare si allarga», spiega Trimarchi, «e diventa continua: nessun paziente è più lasciato a sé stesso. Metteremo a disposizione un’equipe composta da medici, infermieri e specialisti del distretto, dotando il servizio anche di mezzi di trasporto per l’assistenza domiciliare vera e propria».

Il 124 fungerà da filtro: le emergenze saranno dirottate al pronto soccorso e all’ospedale, le patologie meno gravi ai professionisti del distretto, quelle ancor più trascurabili presumibilmente ai medici di base.

Continua Trimarchi: «L’idea è quella di avviare la sperimentazione del 124 in quattro regioni italiane, Veneto compreso, entro due anni. Entro quattro anni, invece, il sistema potrebbe essere attivato in tutta Italia. Aspettiamo il via libera del governo».

Contrariamente a quanto ipotizzabile, l’attivazione del servizio 124 potrebbe anche fruttare una convenienza economica per le aziende sanitarie, che potrebbero ottimizzare i costi mettendo in sistema tutte le risorse a disposizione nel territorio.

Il progetto di Card non finisce qui: una seconda fase prevede infatti la creazione di un altro numero, il 242 (somma del 118 e del 124), una centrale operativa capace di garantire l’attivazione del percorso meglio rispondente al bisogno espresso dal paziente, verso l’ospedale o verso il territorio.

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