Condannato l’aguzzino che torturò un amico

LOREGGIA. Venne ammanettato, seviziato e torturato con il mozzicone di una sigaretta sul braccio, costretto a bere tè al lassativo e a ingoiare le crocchette del cane dalla sua ciotola, infine tuffato dentro una piscina fino al punto da non respirare. E poi vessato, umiliato, ferito nel corpo e nell’anima. Ieri per quei fatti è arrivato il conto a Mattia Mason, 22 anni, di Loreggia condannato a 2 anni e 4 mesi e a un risarcimento di 12 mila euro alla parte civile rappresentata dall’avvocato Alberto Toniato. Mason è stato assolto dal danneggiamento dell’auto della vittima.
Per gli stessi fatti (l’accusa è di concorso in sequestro di persona, violenza privata, lesioni volontarie) aveva già chiuso i conti con la giustizia un anno fa Alberto Michieletto, 23 anni, di Loreggia, condannato a un anno di pena in abbreviato, subordinando la sospensione della pena al saldo di una provvisionale esecutiva di 7.500 euro. Il terzo complice, un sedicenne all’epoca dei fatti che oggi ne ha 21, è imputato davanti al tribunale dei Minori di Venezia. È stato proprio quest’ultimo a incastrare Michieletto e Mason, già denunciati dalla vittima. Una denuncia che la vittima, alle spalle un’infanzia difficile, ha presentato in ritardo per paura. La sera dell’1 agosto 2010 il giovane torna a casa sconvolto e ferito. La fidanzata lo convince a ricorrere al Pronto soccorso, dove viene accompagnato anche dal papà. È la struttura sanitaria a fare la prima segnalazione ai carabinieri. Mason, Michieletto e l’amico allora minorenne, avevano organizzato una trappola per un’assurda vendetta. Michieletto pretendeva 170 euro perché era stato provocato un buco sul sedile dalla sua auto dalla cenere di una sigaretta accesa. Sigaretta infilata tra le labbra di Mason, che l’aveva spenta sulla mano della vittima: perché quest’ultimo avrebbe dovuto pagare il conto? «Non ho i soldi», continuava a ripetere in lacrime. Il giorno dei fatti, con l’inganno, viene convocata a casa dell’amico minorenne. Appena entra viene ammanettato. Lui soffre, piange e supplica di essere liberato. Viene colpito con schiaffi, pugni e calci. Poi viene fatto cadere in una piscina e respira a fatica. Lo minacciano che se non mangia le crocchette del cane viene ributtato dentro. Uno scherzo assurdo che sta costando molto caro, anche in termini economici, ai ragazzi.
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