Condom usati e “firmati” Beffa nei giardini di Cinto

Continua la pioggia di preservativi nei cortili delle abitazioni vicine al “Libor” Ora i resti delle notti di passione sono corredati da tessere con nome e cognome

CINTO EUGANEO. La pioggia di condom continua. Questa volta, però, in qualche modo c’è anche la “firma”. Non hanno pace le famiglie di via Minelle e via Pestrini, a Fontanafredda di Cinto Euganeo: quasi ogni mattina nei cortili delle loro abitazioni si fa la conta di preservativi e fazzolettini di carta lanciati da qualche buontempone dopo una notte di passione.

Il caso era stato sollevato già qualche mesa fa da E.S., un residente che quotidianamente era costretto a recuperare nel proprio giardino fagottini di carta assorbente con all’interno dei preservativi usati. Lo stesso residente aveva puntato il dito contro i clienti del vicino locale “Libor”, night club attivo da anni e già oggetto di contestazioni fra i residenti della zona. Nelle segnalazioni rivolte a Comune e carabinieri, l’uomo aveva infatti segnalato come spesso qualche cliente fosse uscito dal locale con una donna e avesse lasciato il “ricordino” nella proprietà privata dal malcapitato e delle famiglie vicine.

Nelle ultime notti i “vandalismi” si sono accentuati, con un particolare che sa di beffa: «Ora a queste persone non basta lanciarmi i condom usati e i fazzoletti di carta», denuncia E.S., «ma addirittura lasciano sul luogo del misfatto la loro tessera di iscrizione al “Libor”. Non riesco a capire se è un modo per depistare i miei sospetti o se è addirittura un modo per farsi beffa di me, che da tempo mi batto contro l’attività del locale». Il residente ha raccolto preservativo e tessera (con tanto di nome e cognome dunque) e ha portato tutto ai carabinieri di Lozzo Atestino, facendo denuncia per deturpamento ed imbrattamento contro il titolare della tessera. Lo stesso cliente del locale è stato ascoltato dai militari euganei, anche se non è chiaro quale sia stata la sua tesi difensiva. «Qualche sera dopo ne ho trovata un’altra», continua, «e stessa cosa è successa a un vicino: abbiamo così depositato altre due denunce. Ora confidiamo nel lavoro dei carabinieri, ma soprattutto nell’intervento del sindaco. Riteniamo che oltre a subire un danno personale, qui ci siano anche gli estremi per un’emergenza di tutela sanitaria, visto che queste persone lordano la via con i loro resti organici».

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