Confindustria “dimagrita” nuova squadra per Finco
Consiglio di presidenza con Stevanato, Carraro, Del Sole, Malvestio e Targhetta Molte le uscite eccellenti, tra cui i 5 rappresentanti delle delegazioni territoriali

PADOVA 29/04/2015 ©BERGAMASCHI MARCO .STAGE IT
PADOVA. Parola d’ordine razionalizzazione per Confindustria Padova dopo il recepimento della riforma Pesenti. Mentre Enrico Carraro e Mario Ravagnan, assieme ai trevigiani Alessandro Vardenga e Andrea Tomat, coadiuvati dai due direttori Giuseppe Milan e Paolo Giopp stanno elaborando le modalità di fusione delle due provinciali degli industriali nell’ottica di un’ulteriore alleggerimento degli organi istituzionali della nuova associazione, già da qualche tempo a Padova è andata in scena una cura dimagrante che ne ha di fatto dimezzato i rappresentanti dell’esecutivo.
Un’operazione targata Massimo Finco, il presidente che alla concretezza ha dichiarato di volere guardare fin dalla sua nomina ai vertici della Confindustria Padovana e che ha visto l’azzeramento della giunta dell’associazione, composta da 19 membri. In alternativa è nato un nuovo consiglio di Presidenza, composto di 5 membri, Marco Stevanato (delegato all’internazionalizzazione), l’imprenditore Enrico Carraro, Enrico Del Sole (delegato all’Ict), Marino Malvestio (già presidente di Formea-Niuko) e Ruggero Targhetta (rappresentante della Piccola Industria e presidente dei Servizi Innovativi di Padova) più altri 4: il presidente e il vicepresidente dell’associazione, nella fattispecie si parla di Massimo Finco e Mario Ravagnan, la presidente dei Giovani Industriali Anna Viel e il past president dell’associazione Massimo Pavin. Tante le uscite derivanti dalla “cura Pesenti” ai vertici dell’associazione. Uscite che hanno interessato i 5 rappresentanti delle Delegazioni territoriali Enrico Bonetto (Camposampierese), Luigi Bernardi (Cittadella), Cristina Marchetti (facente funzioni, Este), Enzo Romaro (Ovest-Colli), Chiara Rossetto (Piovese), due dei tre presidenti delle società collegate, Federico de’ Stefani di Assindustria Sport e Gianpietro Didoné di Sapi, ma pure Isabella Chiodi (già membro del collegio dei Saggi che ha accompagnato l’elezione di Massimo Finco), l’ex vicepresidente di Confindustria Padova e Ad di Plastotecnica Luca Iazzolino, Sandro Vecchiato di Interbrau, Francesca Facco di Elle Emme e Rodolfo Cetera che aveva nel frattempo passato il testimone della presidenza dei Giovani Imprenditori ad Anna Viel. Il Consiglio di Presidenza vede una sola new entry, quella del rappresentante della Piccola Industria Ruggero Targhetta. Una struttura che avrà una vita relativamente breve rispetto a quella ipotizzata della fine del mandato istituzionale di Massimo Finco e che vedrà il consiglio sciogliersi ad un anno dall’approvazione delle fusione con Treviso. Tra poco meno di 2 anni il nuovo Consiglio di Presidenza sarà organo esecutivo di una realtà forte di oltre 3200 imprese, la terza più grande territoriale di Confindustria, dopo Milano e Bologna.
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