Conflitto a fuoco in una villa di Valbona

Artista minacciato da un bandito che spara tre colpi, lui imbraccia il fucile e risponde
LOZZO ATESTINO. «Aprimi sennò ti sparo». Poi tre colpi di pistola. Esplosi nel buio mentre giù, in paese, scoppiavano i fuochi d’artificio per la festa al castello di Valbona. Francesco Scianna, 65 anni, pittore futurista residente a Romford (Londra) e domiciliato in via Rovere 40 a Lozzo Atestino, non si è perso d’animo. E’ corso in casa, ha imbracciato il suo fucile a pompa Winchester calibro 16 e ha fatto fuoco. Ha sparato tre volte contro il cancello, per proteggere la sua casa in collina dai banditi decisi ad assaltarla. Deve molto ai suoi due Schnauzer giganti, Bobo e Pablo. Che verso le 23 hanno cominciato ad abbaiare come pazzi. Scianna, impegnato a sistemare alcuni dipinti, si è deciso ad uscire in cortile e si è accorto della sagoma di un uomo che si stava arrampicando sulla cancellata in legno. Anche lo sconosciuto l’ha visto, e gli ha intimato di aprire.


Ore 23.
«Io ho cercato di prendere tempo - racconta sereno - ho cercato di mantenere la calma e ho chiesto il motivo per cui voleva spararmi. Istanti preziosi, che mi hanno permesso di nascondermi dietro all’angolo della casa proprio quando ha aperto il fuoco». Scianna è corso in casa a prendere il fucile, già carico e pronto all’uso. «Sono uscito di corsa e ho sparato tre colpi. Ho sentito il rumore di una persona che correva. Poi di una macchina che sgommava».


Soccorsi e rilievi.
Francesco Scianna ha chiamato il 112, raccontando ciò che era appena successo. In via Rovere 50, una stradina di Valbona che dal centro sale sul monte, sono arrivati i carabinieri di Lozzo Atestino e di Galzignano. I militari hanno sequestrato 3 bossoli di pistola automatica calibro 7.65 Parabellum, trovati per terra davanti al cancello. Hanno sequestrato anche i 3 bossoli calibro 16 usciti dal Winchester, oltre al fucile stesso. Ciò che non si è trovato, né giovedì notte, né ieri mattina, sono i fori fatti dai proiettili sparati dal bandito. Che potrebbe dunque aver esploso i colpi in aria.


Armato in casa.
«Il fucile carico era pronto in soggiorno. Quando dormo lo tengo in camera da letto, mentre durante il giorno lo metto in salotto. Ma se è per questo ho anche altre due pistole cariche: una Smith and Wesson 38 Special e una normale». Francesco Scianna vive a Valbona dal ’72 e non ha mai subito nemmeno un furto. Riesce difficile capire il motivo per cui viva armato in casa in questo modo. «Al giorno d’oggi non si sa mai quel che può succedere. Se ne sentono tante in televisione» spiega.


Le indagini
. Ieri mattina i carabinieri sono tornati in via Rovere 50 per eseguire i rilievi con la luce del sole. La sera prima infatti erano stati trovati i bossoli ma non le ogive dei proiettili usciti dalla pistola. Si sta cercando di dare una lettura all’episodio, tenendo in considerazione tutte le ipotesi. Il caso è stato classificato come una tentata rapina. Giovedì sera Scianna aveva in casa una trentina di dipinti: un valore totale di 50.000 euro. Per i colpi esplosi potrebbe essere denunciato: anche il suo comportamento è al vaglio dei carabinieri.

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