Consegnate al vescovo 1.800 firme per chiedere il ritorno del parroco

POLETTO - FOTOPIRAN - ALBIGNASEGO - PARROCCHIA SAN LORENZO
POLETTO - FOTOPIRAN - ALBIGNASEGO - PARROCCHIA SAN LORENZO

ALBIGNASEGO. Solo una settimana fa la parrocchia di San Lorenzo si risvegliava nella bufera, orfana del proprio parroco, don Marino Ruggero. La voce della comunità si è tradotta nelle oltre 1. 800 firme che i parrocchiani hanno già inoltrato alla Curia, accompagnando un’accorata richiesta per il ritorno di don Marino nella sua parrocchia.

Più volte tirato per la giacca, alla fine ha preso la parola anche don Carlo Daniele, il sacerdote che ha retto per 27 anni la parrocchia di San Lorenzo, prima dell’arrivo di don Marino.

Don Carlo ha respinto in toto le accuse di mala gestione dei conti della parrocchia, specialmente riferite «a una ristretta cerchia di persone, che decidevano di volta in volta la destinazione e l’impiego dei proventi e dei ricavi».

«Prima di don Marino non sarebbe neanche corretto parlare di bilancio, in quanto non c’era nessuno che ne tenesse conto, che controllasse spese e ricavi e che registrasse tutte le voci; c’era solo la parrocchia e delle persone che la usavano come una loro proprietà, non come una cosa di tutti» attacca un membro del Consiglio pastorale che chiede di rimanere anonimo. E continua: «Grazie a don Marino, tutti i gruppi attivi in parrocchia venivano coordinati da una segretaria che teneva in ordine la contabilità, annotando tutte le voci, come in un’azienda».

L’esponente eletto nel consiglio pastorale prosegue: «Dopo l’ultima sagra abbiamo avuto un incontro, con tanto di diapositive e presentazione del bilancio, il tutto in forma pubblica e nel modo più trasparente possibile, a differenza di quanto è accaduto per i vent’anni precedenti, ma forse qualcuno non ha buona memoria, o più semplicemente non ce la vuole avere».

Non nascondono amarezza i sostenitori di don Marino, che nell’ultima settimana hanno dovuto affrontare una vera tempesta mediatica. Non negano neppure una certa rassegnazione sul risultato della raccolta delle firme, ciò nonostante è palese come non intendano darsi per vinti. «Al momento non sono previste ulteriori iniziative o mobilitazioni, per il bene e la serenità di tutti aspettiamo che ci siano degli sviluppi», fanno sapere le mamme che si ritrovano in patronato ad accompagnare i figlioletti.

Intanto, tra mille difficoltà, prosegue la sua opera di pacificazione don Giovanni Brusegan chiamato dal vescovo Cipolla a sostituire don Marino in questa delicata fase. Un autentico diplomatico con una capacità di mediazione ben rodate che ha saputo mitigare la protesta dei sostenitori dell’ex parroco. Ben lungi dal placarsi sono, invece, i risentimenti per coloro che hanno dichiarato guerra a don Marino: «Alla fine hanno vinto, hanno ottenuto ciò che volevano, e alcuni domenica erano pure in chiesa, in prima fila. Ci vuole proprio una bella faccia tosta», conclude amoro l’esponente del consiglio pastorale. —

Rashad Jaber

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova