Conselve, la Bonollo diventerà tre volte più grande

CONSELVE. Triplica la superficie coperta dello stabilimento della Distilleria Bonollo per far sparire fumi e odori, da anni un tormento per i residenti. L’azienda continuerà a produrre grappa in via Padova, come fa dal lontano 1964, ma la lavorazione delle vinacce verrà trasferita in ambienti chiusi, in modo da abbattere le emissioni e gli odori. Il progetto di “riqualificazione ambientale ed architettonica”, presentato ieri pomeriggio in un’affollata sala Dante, non convince però i residenti e, ad oggi, lascia ancora aperti gli interrogativi sull’impatto ambientale.
Nonostante la convocazione alle 15, in tanti hanno ascoltato e commentato le intenzioni dell’azienda. Numerose le voci critiche, soprattutto da parte di chi da anni fa i conti con il disagio di abitare accanto alla distilleria. Il progetto di riqualificazione porta la firma dell’architetto Giuseppe Cappochin e prevede un ampliamento dagli attuali 7 mila metri quadrati ad almeno 20 mila. «Siamo comunque al di sotto della soglia del 40 per cento della superficie complessiva» ha spiegato il professionista «visto che l’azienda dispone di un’area di 60 mila metri quadrati. La lavorazione delle vinacce, che ora avviene all’esterno, sarà trasferita nel nuovo stabilimento, dotato di un biofiltro per l’abbattimento degli odori e dei fumi. In questo modo verrà eliminata anche l’attuale ciminiera. Il vecchio deposito della vinaccia sarà abbattuto e ricostruito. Realizzeremo anche una centrale a biomasse della potenza di un megawatt». Radicale la trasformazione architettonica dello stabilimento, con un ingresso più ampio e una facciata a onda, con tanto di tappeto verde e vigneto pensile. Particolari suggestivi, che non bastano però a convincere i comitati e i gruppi politici di opposizione. Massimo Rizzato di “Lasciateci Respirare” e Diego Boscarolo del “Moraro” hanno ribadito che la Bonollo inquina da anni e che il problema ambientale è lontano dall’essere risolto. «Viene messo in onda un film già visto e poi: serve proprio un nuovo impianto di biogas?» si chiede Boscarolo, mentre Rizzato denuncia l’atteggiamento dell’amministrazione: «Per anni il sindaco non ha ascoltato le nostre proteste, ora si serve dei disagi dei residenti per giustificare l’ampliamento». Dura anche Maria Luisa Nucibella del gruppo consiliare “Insieme per il bene comune”: «Si parla di salvare l’occupazione: ma quanti sono i conselvani che lavorano alla Bonollo?». Il Movimento 5 Stelle critica invece l’iter procedurale. Più misurate le posizioni degli enti coinvolti. Usl e Arpav prima di esprimersi attendono gli atti ufficiali sull’abbattimento dell’inquinamento. Luigi Maria Rizzolo, responsabile del servizio Urbanistica della Provincia, spezza una lancia a favore dell’azienda e viene contestato dal pubblico.
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