Consta chiede un pre-concordato

Inventato dall’azienda un innovativo sistema antisismico. L’ad: «Una tutela per i 370 dipendenti»
Di Carlo Bellotto

La crisi colpisce anche la Consta spa, una delle aziende più affermate nel settore dell’ingegneria sismica con sede in via Crimea 94. L’impresa ha depositato in tribunale un’istanza di pre-concordato con cui ha chiesto la concessione di un termine di 120 giorni per il deposito di un piano volto a ristrutturare e risanare l’azienda al fine di valorizzare le competenze tecniche e tecnologiche e a massimizzare la salvaguardia del livello occupazionale.

«A fine agosto abbiamo ricevuto delle escussioni di commesse importanti per dei lavori di acquedotti e di una ferrovia in Etiopia» dice Luigi Patanè, amministratore delegato di Consta «faremo valere i nostri diritti, ma nel frattempo queste richieste ci hanno creato qualche difficoltà. Ora quindi vogliamo mettere in sicurezza la società per tutelare anche i nostri 370 dipendenti. Nel settore antisismico dove possiamo contare diversi brevetti, vediamo la luce e contiamo di superare questo momento, vogliamo che l’azienda continui per la sua strada».

Il deposito del ricorso quindi si è reso necessario per le difficoltà finanziarie dovute essenzialmente alla generalizzata crisi del settore costruzioni e all'andamento negativo delle citate commesse estere. «Sono convinto che l’azienda disponga di tutte le risorse necessarie per superare questa difficile congiuntura e che il progetto di ristrutturazione che ci accingiamo ad attuare consentirà la continuità aziendale e la salvaguardia di numerosi posti di lavoro» prosegue Patanè «Abbiamo già informato le rappresentanze sindacali con cui abbiamo un dialogo costante da diversi mesi. Nei prossimi giorni incontrerò tutti i dipendenti il cui apporto sarà decisivo per il successo del piano di risanamento».

Consta opera nei settori delle infrastrutture, nell’edilizia pubblica e privata, nel restauro, nel consolidamento e isolamento sismico di edifici esistenti, nonché nelle opere speciali, nell’energia e nell’impiantistica e nelle finiture d’interni. I numeri della spa rendono l’idea della grandezza dell’azienda: volume di affari in Italia e all’estero superiore ai 100 milioni di euro e un portafoglio lavori di oltre 250 milioni, il valore della produzione 2013 si attesterà attorno ai 120 milioni di euro. Il patrimonio netto è pari a 20 milioni. La sede principale è a Padova con filiali a Forlì, Roma, Milano, Treviso e L’Aquila. Consta nasce nel 2011 dalla fusione di quattro aziende con un esperienza quasi trentennale nei settori delle costruzioni: Mattioli, storica azienda padovana dell’edilizia e infrastrutture; Soles di Forlì, attiva nelle opere speciali ad alta tecnologia con numerosi brevetti proprietari; Vecom, realtà specializzata nella riqualificazione di edifici e nell’interior design, e Isoedil azienda veneziana operante nel facility management. L’azienda oggi opera con estrema dinamicità e flessibilità e rappresenta un player di eccellenza nella realizzazione di sistemi antisismici e di infrastrutture, nelle opere di fondazione speciale, nei sistemi all’avanguardia per il sollevamento di edifici, nel restauro di beni architettonici e monumentali e nei principali ambiti delle costruzioni. Nei mesi scorsi l’azienda si era messa in mostra per un «isolatore sismico» che annulla la forza devastatrice della scossa tellurica. Dimostrando che si possono sollevare fino a 60 centimetri per consentire la posa di materiali di gomma e acciaio sotto le fondamenta e dare così elasticità all’edificio che in caso di terremoto si muove dolcemente ma non crolla. Un intervento che ha riguardato e riguarderà palazzi storici, chiese, musei e scuole.

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