«Contro la criminalità non serve solo la polizia»

Giacomo Patanè, consigliere Pd appena scippato, risponde a Grigoletto (Pdl)
Giacomo Patanè
Giacomo Patanè
 
PORTELLO.
«Per prima cosa voglio ringraziare di cuore tutte le persone che in questi giorni mi hanno dimostrato la loro solidarietà». Giacomo Patanè, consigliere disabile del Pd scippato venerdì sera al Portello, ringrazia il rione per l'affetto.
 Poi risponde al consigliere Stefano Grigoletto «che - evidenzia Patanè - con la sua solita eleganza non ha esitato di attaccarmi anche in un simile frangente. Ho sempre pensato e continuerò a pensarlo, nonostante lo scippo, che il problema della sicurezza al Portello (come altrove) può essere solo arginato, non risolto dalle forze dell'ordine. Adesso si potrà giustamente intensificare l'azione di controllo, ma non può durare a lungo. In Prato della Valle, dove ho abitato per dieci anni, il problema del degrado si è risolto definitivamente solo con la grande opera di riqualificazione che ha riportato la gente a frequentarlo e a viverlo».  «Solo quando i cittadini ricominciano a riappropriarsi dei propri spazi - prosegue Patanè - un quartiere può riprendere vita. Questo finora è stato il senso della mia attività al Portello, con il comitato di associazioni abbiamo organizzato attività in piazza da condividere insieme. Una vera svolta sarebbe la pedonalizzazione per dar vita alla piazza in via Portello, come già previsto dal Contratto di quartiere, fermo in attesa di fondi regionali. Mi piacerebbe che il consigliere Grigoletto e la sua parte politica collaborassero per reperirli, sempre che non vogliano solo agitare i problemi, piuttosto che risolverli». (e.sci.)

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