Coronavirus a Padova, la Madonna dell'acqua lurida protetta dalla mascherina

Federico Soffiato ha riposizionato la sua Vergine con il Bambino nel Bacchiglione, sotto la Specola: "La lascerò lì fino alla fine del lockdown, è il mio auspicio per un ritorno alla normalità"
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MADONNINA ALLA SPECOLA
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PADOVA. Delicata come lo può essere una Madonnina del Cinquecento a cui il suo scultore si è ispirato nel darle forma scolpendo un larice di Siror sradicato dalla tempesta Vaia.

Dolcissima come ogni mamma sa esserlo anche nel gesto di chiudere tra il pollice e l’indice il naso al suo Bimbo per evitargli di sentire il fetore dell’acqua inquinata. Ma questa volta protetta da una mascherina chirurgica, ben posizionata sul suo volto.

La Madonna dell’Acqua Lurida, opera del padovano Federico Soffiato, è tornata nelle acque del Bacchiglione, ai piedi della Specola. Qui si era già “tuffata” lo scorso settembre in occasione del Vintage festival per lanciare allora un forte messaggio ecologista: «una sorta di preghiera laica», dichiara il suo autore, «per invocare la protezione sulle acque e stimolare l’impegno di ogni persona nel salvaguardare questo patrimonio fondamentale per il futuro delle nuove generazioni».

Immersa nel Bacchiglione, affacciata su piazza Accademia Delia, era rimasta fino a ottobre per poi portare il suo messaggio a Battaglia Terme e poi in un sottoportico lungo il Canale Rio Novo a Venezia, a fianco del bambino disegnato dal writer inglese Bansky.

TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MADONNINA ALLA SPECOLA
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Avrebbe dovuto continuare il suo viaggio - e lo farà a emergenza finita - facendo tappa lungo i Navigli milanesi e nel canale Gowanus di New York. Il coronavirus ha rallentato il suo peregrinare e l’ha riportata a casa, dove era stata da molti amata e da qualcuno contestata. Ma tant’è: l’arte è così, suscita emozioni lasciando a ciascuno la libertà di scegliere quali.

«L’ho ripiazzata a inizio marzo», rivela Soffiato, «era già scoppiata l’epidemia da coronavirus, ma non eravamo ancora costretti a stare chiusi in casa». Sul far della sera, l’ha caricata su una barca e, con l’aiuto dei soliti amici, l’ha immersa in acqua, dopo averla protetta con la mascherina chirurgica. La statua è alta un metro e 70, ma sporge per poco meno di un metro e 20. Chi abita nelle vicinanze e chi si è trovato a passare ne ha potuto ammirare ancora una volta la dolcezza dei tratti e, al tempo stesso, la decisione del gesto. «Invita a proteggersi e questo è il messaggio che voglio dare alla mia città con l’augurio che presto si torni alla normalità senza però dimenticare quanto sia importante la nostra attenzione all’ambiente e agli altri. La mascherina racconta tutto il nostro male di vivere, oggi aumentato dall’emergenza sanitaria».

TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MADONNINA ALLA SPECOLA
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Soffiato sta lavorando a una nuova opera: la Madonna della Sana Convivenza, sempre ispirata alle icone mariane cinquecentesche. «Se allora proteggevano sotto il loro manto i fedeli dalla peste rappresentata da frecce virulente scagliate da Dio e Gesù stanchi dell’umanità, la mia Maria intercederà per gli animali costretti negli allevamenti intensivi». —

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