Coronavirus, annullata anche la Fiera Campionaria di Padova: mai successo dal Dopoguerra

PADOVA. Non è mai accaduto dal Dopoguerra. Ed accade subito dopo l’edizione del centenario. L’edizione 2020 della Campionaria non si farà, era in programma dal 23 al 31 maggio ma dopo settimane di tribolazione il direttore generale di PadovaFiere Luca Veronesi, arrivato da pochi mesi nel quartiere di via Tommaseo, ha dovuto gettare la spugna: «Ci abbiamo provato fino all’ultimo, pur consapevoli che la strada era impervia. Ora però è arrivato il momento di una scelta dolorosa, ma inevitabile».
la campionaria numero 101
C’è già l’aria dell’estate quando la Campionaria, ogni anno, apre i battenti. Certo non è più la “fiera dei campioni”, il luogo dove scoprire ogni novità del futuro, soppiantata nel giro di pochi anni dal web e dalle vendite on-line. Ma è un appuntamento atteso non solo dai padovani: all’evento arrivano da tutto il Veneto. E l’edizione numero 101 avrebbe dovuto iniziare a segnare una svolta, dopo la grande celebrazione del centenario.
«Nei mesi scorsi, supportati dal lavoro di ricerca condotto da “Galileo Visionary District”, abbiamo lavorato duramente a un progetto che prevedeva un forte rinnovamento nel format e nei contenuti – racconta il dg della Fiera – Purtroppo, anche se dopo il 13 aprile le restrizioni dovessero essere attenuate, appare ormai chiaro che non ci sono più le condizioni e i tempi per proporre la fiera nel mese di maggio. E un riposizionamento nel periodo autunnale non garantirebbe un risultato all’altezza delle aspettative dell’edizione destinata ad inaugurare il nuovo corso».
Da qui la decisione di rinviare l’appuntamento al maggio del 2021. È l’ultimo di una serie di manifestazioni che questa primavera non si sono potute tenere: «Ma il 31 ottobre e 1 novembre 2020, all’interno di Tuttinfiera, sarà già possibile scoprire qualche piccola anteprima dei contenuti della prossima Campionaria», assicura Veronesi.
quartiere chiuso e eventi rinviati
Ormai da circa due settimane il quartiere fieristico è chiuso con i dipendenti che lavorano solo in smart working. Non si tratta solo di gestire l’annullamento o lo slittamento di manifestazioni, ma anche il forfait di sei convegni internazionali e una decina di convention locali e nazionali, che erano state prenotate all’interno dei padiglioni di via Tommaseo. Questo in conseguenza anche dei divieti di realizzare convegni e congressi, tra i primi ad entrare in vigore a febbraio.
L’impronta di Veronesi, poi, avrebbe dovuto vedersi proprio da quest’anno. La prima manifestazione seguita dal nuovo direttore generale avrebbe dovuto essere “Casa su misura”, dedicata all’arredamento e all’edilizia. Era già in fase di allestimento, prevista per il 29 febbraio. Poi anche “Be Comics”, l’evento dedicato agli appassionati di fumetti e di cosplayer: impossibile riprogrammarla in autunno in contemporanea con il più grande evento del genere in Italia che si tiene a Lucca. Poi “Green logistic expo” e “Antiquaria” che sono state rimandate in autunno ma dovranno trovare spazio nel fitto calendario di utilizzo del quartiere.
Il danno sul bilancio dell’ente di via Tommaseo sarà non indifferente, nell’ordine di diverse centinaia di migliaia di euro oltre a una riduzione importante del fatturato. Tanto che il progetto di rilancio della Fiera di Padova, fortemente voluto dalla Camera di commercio e dal suo presidente Antonio Santocono, dovrà essere rimodulato nei tempi: il piano triennale di sviluppo necessiterà di più tempo per essere portato a compimento. —
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