Il proprietario: «L’inquilino non paga e la mia casa è occupata»

Il caso in tribunale: l’immobile si trova a Correzzola, 500 euro al mese previsti dal contratto. Il proprietario, marito e padre di tre figli: «Sembrava una persona affidabile. Ora spero la giustizia faccia il suo corso, a nulla è servito tentare una mediazione»

Alessandro Cesarato
L'esterno dell'abitazione occupata
L'esterno dell'abitazione occupata

«Ho sempre cercato di comportarmi con correttezza, ma da mesi io e la mia famiglia viviamo una situazione che definire assurda è poco». Così Luciano Zaninello, operatore sanitario in una comunità di Correzzola, racconta la vicenda che lo vede coinvolto con un inquilino che non vuole lasciare la casa di sua proprietà nel capoluogo, in pieno centro.

La storia comincia nell’autunno del 2024. «Mi ero trasferito in paese nel 2021», spiega, «per essere più vicino al lavoro. Nell’estate 2024 abbiamo deciso di tornare nella nostra prima casa, nella periferia di Chioggia, ancora di nostra proprietà e data in locazione turistica nei mesi estivi. Così ho deciso di affittare la casa di Correzzola».

Attraverso una conoscenza comune, Zaninello viene messo in contatto con Gaetano Volanti, un uomo sulla sessantina, che vive da solo e cerca un’abitazione.

«Mi sembrava una persona tranquilla», racconta, «abbiamo firmato un regolare contratto di affitto da 500 euro al mese. I primi mesi sono andati bene, da ottobre a dicembre ha pagato regolarmente. Poi, da inizio anno, non ha più versato nulla». Iniziano i tentativi di mediazione.

«Ho provato in tutti i modi a risolvere – continua Zaninello – Gli ho parlato con calma, gli ho offerto la possibilità di chiudere tutto senza chiedere gli arretrati, purché lasciasse la casa. Ma ha reagito in modo aggressivo e minaccioso. Io e mia moglie, spaventati, abbiamo deciso di rivolgerci a un legale».

Ad aprile parte la procedura di sfratto. «Il giudice ha fissato la convalida per il 30 settembre – prosegue il racconto – ma Volanti non si è presentato e non ha lasciato l’immobile. Vive ancora lì, non paga e si rifiuta di comunicare».

Nel frattempo si accumulano anche bollette non saldate e spese accessorie, portando il debito complessivo a circa cinquemila euro. Il caso è ora formalmente all’attenzione del Tribunale ordinario di Padova, dove pende un’intimazione di sfratto per morosità nei confronti di Volanti.

Nell’atto si specifica che il conduttore avrebbe dovuto versare un canone mensile di 500 euro, ma ha interrotto i pagamenti dal febbraio 2025, nonostante le diffide e i solleciti notificati. L’intimazione cita il conduttore a comparire in udienza a settembre, con la richiesta di convalida dello sfratto e la risoluzione del contratto per inadempimento. «Nonostante tutto, lui continua a occupare la casa», sottolinea Zaninello.

«Nel frattempo, io e la mia famiglia viviamo in una situazione sospesa, senza poter disporre del nostro bene e con la paura di ulteriori danni». Padre di tre figli di 11, 7 e 2 anni, parla con amarezza: «L’ansia e la tensione di questa vicenda si ripercuotono su tutti. È difficile spiegare ai bambini che una persona può occupare la nostra casa, dopo che un giudice ha stabilito che deve andarsene. Abbiamo fiducia nella giustizia, ma è dura aspettare così a lungo».

Determinato a capire di più sul suo inquilino, Zaninello ha deciso di recarsi personalmente a Ferrara, in un piccolo paese dove risultava la precedente residenza di Volanti. «Lì ho parlato con alcuni vicini e con il proprietario della casa in cui viveva prima. Mi hanno confermato», rivela, «che anche lì aveva lasciato arretrati e se n’era poi andato improvvisamente senza pagare. È stato un colpo scoprire che la mia non era la prima volta».

Oggi la casa di Correzzola resta occupata. «Voglio solo riavere la disponibilità del mio bene. Dopo questa esperienza, preferisco tenerla vuota piuttosto che rimetterla in affitto. La mia è una testimonianza perché altri non si trovino nella stessa situazione». Contattato per un commento, Gaetano Volanti ha risposto: «Non c’è nulla da dire. E per cortesia, non disturbatemi più». 

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