Corso contestato da sinistra per la chiusura di Val Calaona

UNA VASCA A VAL CALAONA L’acqua calda era usata per le serre
UNA VASCA A VAL CALAONA L’acqua calda era usata per le serre
 
BAONE.
La strada viene chiusa «in seguito a movimenti strani di persone equivoche» e c'è chi grida all'omofobia. Il percorso in questione è via Val Calaona. Dal 9 maggio scorso il Comune ne ha interdetto il traffico, eccezion fatta per i residenti. Il motivo? «Si sono riscontrati disagi e problemi legati alla sicurezza - si legge nell'ordinanza firmata dal sindaco Francesco Corso - Specialmente in seguito a movimenti strani di persone equivoche». Il divieto è esteso dall'incrocio con via Argine Bisatto e fino alla strada arginale che porta a Lozzo Atestino. E' risaputo che la Val Calaona è da sempre meta di amanti alla ricerca di un angolo d'amore segreto, soprattutto di coppie omosessuali. Per questo c'è chi protesta: Francesco Biasioli, Gaudenzio Candeo, Lorenzo Ottavi e Mauro Roveran, vicini a Rifondazione comunista, hanno scritto al sindaco. Nel ricordare i fasti di questa zona, quando vasche e fonte d'acqua calda attiravano decine di persone, si rivolgono al sindaco spiegando ironicamente che «"si mormorava" che la Calaona fosse pericolosa perché frequentata da "culatoni". Caro sindaco, vuole farci conoscere quali fatti gravi sono avvenuti in questi anni per far chiudere la strada? Le chiediamo di fare una cosa di sinistra. Abbiamo appena vinto un referendum proclamando l'acqua bene comune. Quella di Calaona è anche calda: la lasci a chi non andrà in ferie e non teme, né fa, dei gusti sessuali una discriminante per condividere luoghi pubblici e di piacere». Il Comune segnala che la chiusura è stata richiesta per preservare da furti e danneggiamenti i beni della valle, che dopo anni è ritornata nelle mani del Comune: la fonte d'acqua calda sarà recuperata. (n.c.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova