Cortelazzo: «Ci siamo affidati ad esperti»

MONSELICE. Al presidente del Cvs Piergiorgio Cortelazzo sta stretta la magra figura che gli è derivata dalla denuncia del sindaco di Barbona Francesco Peotta, il quale ha rilevato come gran parte del capitolo “motivazioni” della relazione illustrativa del Cda del Cvs sulla fusione con Polesine Acque sia stata copiata. Presa da altre relazioni, in particolare una risalente addirittura al 2005 relativa alla fusione di Hera e Meta (nell’ambito dei rifiuti). «Appellarsi ad alcuni passaggi, tra le oltre mille pagine predisposte dagli advisor, che richiamano le stesse motivazioni di altre fusioni nel settore dei servizi pubblici, per cercare di screditare un’operazione importantissima per il nostro territorio, è ridicolo» sussulta Cortelazzo spalleggiato dal presidente di Polesine Acque Alessandro Ferlin. «Cvs e Polesine Acque si sono affidate a un advisor per la redazione dei documenti, tra cui la relazione al progetto di fusione. Il team di advisor è stato individuato con gara pubblica, ed è risultato quello con maggiore esperienza nel campo delle fusioni nel settore dei servizi pubblici» dicono, «inoltre i passaggi contestati sembrerebbero non riguardare le specificità della fusione, ma considerazioni generali».

«Un autogol ulteriore» replica Peotta, «ci stanno dicendo che abbiamo anche pagato per una relazione scopiazzata, quando per legge si tratta di un atto “di stretta competenza dell’organo amministrativo”. Invece qui abbiamo una patacca» accusa il sindaco di Barbona - unico con Bovolenta e Carceri a opporsi alla fusione, «e le scopiazzature non riguardano affatto la parte generica, bensì quella delle motivazioni, ovvero quello che qui e oggi e per queste due precise società ci deve convincere che la fusione è un bene».

(e.l.)