Così il batterio dell'ulcera porta al tumore allo stomaco

Le conclusioni di una ricerca coordinata da Marina de Bernard dell'Università di Padova e dall'immunologo Mario Milco d'Elios dell'Università di Firenze 
Una riproduzione dell'Helicobacter pylori (foto Agf)
Una riproduzione dell'Helicobacter pylori (foto Agf)

PADOVA. Il batterio dell'ulcera (Helicobacter pylori) favorisce lo sviluppo del tumore allo stomaco producendo una infiammazione nociva per l'uomo. Lo rivela il lavoro frutto di una cooperazione internazionale guidata dall'immunologo Mario Milco D'Elios dell'Università degli Studi di Firenze e da Marina de Bernard dell'Università di Padova, che sarà pubblicato a marzo sulla rivista Cellular Microbiology.

Anticipato all'Ansa in un'intervista, il lavoro dimostra che Helicobacter è in grado di stimolare a livello gastrico un tipo di infiammazione cronica che, invece di essere protettiva, diviene un mattone essenziale per la genesi del tumore. «Di fatto - spiega D'Elios - è l'aspetto più importante per lo sviluppo del cancro».

Gli esperti sono giunti a questa conclusione studiando i tessuti gastrici ottenuti da pazienti con cancro e da individui sani di controllo. Hanno visto che Helicobacter pylori determina l'attivazione di tutta una serie di proteine infiammatorie, (interferone gamma, interleuchine e chemochine infiammatorie), che a lungo andare tracciano la strada che conduce al cancro. Il processo infiammatorio dura anni e procede attraverso diversi stadi.

L'infiammazione evolve verso la gastrite cronica, quindi verso l'atrofia gastrica (lesione precancerosa) e altri stadi patologici che sboccano nel cancro.

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