Così l’imam social criticava Bitonci e reclutava combattenti

Il predicatore Anass Jaffar, espulso dal Ministero, attaccava il sindaco di Padova e Donazzan. Immortalato mentre prega con gli accoliti

PADOVA. Predicavano la jihad nelle nostre città, leggevano i nostri giornali, criticavano i nostri politici locali (il sindaco di Padova Massimo Bitonci) e regionali (l’assessore Elena Donazzan) per le posizioni anti Islam. L’ispiratore, il reclutatore, era un ventiseienne marocchino che parla e scrive in italiano ed è anche l’anima della pagina Facebook “La Scienza del Corano”, una delle più seguite dai fedeli dell'Islam in Italia. Con 22.600 seguaci si è fatto conoscere a livello nazionale perché è stato il primo a diffondere la notizia della morte del giovane musulmano bosniaco Ismar Mesinovic, residente in provincia di Belluno e morto in Siria. Anass Abu Jaffar è uno dei due destinatari del decreto di espulsione per motivi di prevenzione del terrorismo emesso dal ministro dell’Interno. I carabinieri del Ros di Padova sono riusciti a mappare la sua attività di reclutatore e predicatore in Veneto: dal greto dei fiumi a Belluno, alle moschee di Padova e Venezia fino alle campagne del trevigiano.

Anas Jaffar in una foto recuperata dagli investigatori del Ros
Anas Jaffar in una foto recuperata dagli investigatori del Ros

Il reclutatore. Il provvedimento di espulsione scaturisce dall’attività investigativa avviata dal Ros in seguito al decesso del foreign fighter Ismar Mesinovic accorso in Siria nel gennaio 2014 per combattere. Da quel momento l’attività d’indagine ha permesso di approfondire le figure di soggetti extracomunitari di origine balcanica e magrebina che gravitavano sul territorio veneto. Tra questi è spiccato fin da subito Anass Jaffar, per la sua attività sui social network, in particolare su Facebook con il profilo personale e con la pagina chiamata “La Scienza del Corano”. Gli investigatori dell’Arma, coordinati dal tenente colonnello Paolo Storoni, hanno iniziato a seguirlo fin dal momento in cui ha definito “martire” Giuliano Del Nevo, italiano convertito alla religione islamica. Tuttavia Jaffar svolgeva la sua attività di proselitismo non solo nel web. Si occupava di “convertiti” e persone socialmente disagiate: proprio dalla consultazione dei profili Facebook sono emerse le foto dei suoi “accoliti”, quasi tutti residenti nel bellunese e ripresi durante i vari incontri. A settembre del 2013 è stato immortalato sul greto del fiume Cordevole, in località La Stanga a Sedico (Belluno). La foto lo ritrae mentre prega con una ristretta cerchia di giovani tra cui Ismar Mesinovic e Munifer Karamaleski. Sempre lui ha pubblicato sul suo profilo Facebook le foto del “combattente” Mesinovic con il figlio Ismail Davud e il seguente commento: “Che Iddio Abbia misericordia del mio carissimo fratello Ismar e lo accetti tra i Martiri ya rabb Soubhana Allah”. L’altro destinatario del provvedimento di espulsione è Arslan Osmanoski, macedone residente ad Azzano Decimo (Pordenone), perché in contatto con il noto predicatore itinerante Bilal Bosnic, tratto in arresto a settembre 2014 nel corso dell’operazione antiterrorismo condotta dalla magistratura bosniaca.

Attacchi a Bitonci e Donazzan. Anass Abu Jaffar lanciava invettive via Facebook. Il 9 gennaio scorso ha condiviso un articolo con la posizione del sindaco Massimo Bitonci sulle moschee a Padova e ci ha infilato la battuta: «Forse questo sindaco non ha mai letto la Costituzione italiana! Dimenticavo, è leghista, non ha mai studiato. Avrà comprato anche lui la laurea in polandia». Ne ha anche per l’assessore regionale Elena Donazzan, che aveva girato ai dirigenti scolastici una circolare per imporre agli studenti musulmani di condannare apertamente l’attentato di Parigi. «Avrei tanto da dire ma ringrazio Allah per la pazienza e dico solo che Iddio porti la sua giustizia. Io non mi devo giustificare. Invito questo assessore a riflettere su ciò che ha chiesto. È come se io chiedessi agli italiani di firmare e condannare la mafia, le crociate, qualsiasi crimine commesso da un italiano o da un cristiano».

e.ferro@mattinopadova.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:terrorismo

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova